Le pagelle della stagione 2024-25
Di redazione vanovarava.it
I PORTIERI
MINELLI: VOTO 6,5
In alcune circostanze si è rivelato provvidenziale con le sue parate, ma in altre - purtroppo - anche poco reattivo di fronte a conclusioni non certo irresistibili. È stato l’unico giocatore sempre impiegato in tutte e 38 le partite di campionato. Il fatto di non aver ancora raggiunto un accordo sul rinnovo di contratto (in scadenza a giugno) fa propendere per una sua ravvicinata partenza.
DESJARDINS: S.V.
Mai impiegato, neppure in Coppa Italia di Serie C.
NEGRI: S.V.
Idem come il compagno di reparto Desjardins.
I DIFENSORI
AGYEMANG: VOTO 6,5
Sull’impegno e sulle potenzialità dimostrate dal ragazzo non si discute minimamente. Le sue accelerate, specie nella parte centrale della stagione, hanno portato in dote tanti punti utili alla causa, ma la sua testardaggine in alcune giocate e una condotta non sempre inappuntabile lo rendono ancora un giocatore in fase di maturità. Pur avendo ancora un anno di contratto con il Novara, la sua permanenza in azzurro non è poi così scontata.
ANZOLIN (giunto dal mercato di riparazione): VOTO 6
Dei vari “prestiti” azzurri, è stato uno dei giocatori in evidente crescita con il passare delle giornate e si sarebbero potute sfruttare in modo più redditizio le sue qualità sulla fascia mancina.
BERTONCINI: VOTO 6,5
La sua ultima prestazione contro la Triestina non deve “macchiare” quanto di buono fatto nel corso delle precedenti giornate. Spesso, al centro della difesa, si è confermato affidabile e anche in attacco i tre gol al suo attivo lo rendono un elemento di assoluto valore. Forse, nell’ultimo periodo, impiegato anche troppo assiduamente.
CANNAVARO: VOTO 6,5
Ha iniziato la stagione figurando tra le “riserve” sino a conquistarsi, con merito, un posto fisso tra i titolari. Ma nelle ultime partite, pur giocando sempre in modo discreto (e con un rendimento costantemente positivo), ha via via perso un po’ di appeal verso le scelte di formazione.
GAGLIARDI (giunto dal mercato di riparazione): S.V.
Tre presenze in campionato per lui, troppo poche per esprimere un giudizio.
GHIRINGHELLI: VOTO 5
L’infortunio che lo ha costretto a chiudere in anticipo la stagione non lo ha aiutato a riscattarsi dopo una serie di prestazioni altalenanti, specie dopo un inizio di campionato nel quale ha faticato ad esprimersi.
KHAILOTI: VOTO 6,5
Pian pianino ha riacquistato la fiducia dello staff tecnico, confermandosi prezioso nelle chiusure in difesa e sempre pronto al sacrificio. Sarà un caso, ma il momento in cui il Novara ha subito meno reti in campionato, è coinciso con la sua miglior condizione di forma.
KOBLAR (ceduto in corso di stagione): S.V.
Chi lo ha visto?
LANCINI (ceduto in corso di stagione): VOTO 5
La sua ferma volontà nell’essere ceduto al Pescara (per trovare maggior spazio, come da lui dichiarato, sebbene le tante partenze dalla panchina anche dopo il suo trasferimento…) hanno decisamente condizionato alcune sue prestazioni, specie quelle a cavallo con il mercato di gennaio.
LORENZINI: VOTO 6,5
Considerando lo stop “forzato” di inizio stagione, che lo ha obbligato a una preparazione tardiva rispetto ai suoi compagni, il centrale azzurro ha saputo mettere al servizio della squadra la sua esperienza, pur con qualche rendimento altalenante. Senza dubbio una pedina preziosa per la retroguardia azzurra, con anche un gol al suo attivo.
MIGLIARDI (ceduto in corso di stagione): S.V.
Ingiudicabile per il troppo poco minutaggio.
RICCARDI (ceduto in corso di stagione): VOTO 6
Per quel poco che si è potuto vedere, ha dimostrato di avere le qualità adatte per la categoria e di disporre anche di un buon potenziale. Vista la volontà di Lancini di lasciare la maglia azzurra, si sarebbe potuto offrire al ragazzo un maggior impiego in campo, ma evidentemente la società non era a conoscenza di questo quando ha avallato la sua cessione a titolo definitivo al Perugia.
I CENTROCAMPISTI
BASSO: VOTO 7
Nel reparto mediano è il giocatore che ha avuto la crescita più esponenziale, guadagnandosi presto un ruolo da titolare, in virtù anche del temporaneo infortunio di Di Munno. Con lui in condizione, tutta la squadra ha giovato del suo estro e delle sue incursioni nelle aree avversarie. Uno dei pochi azzurri, se non l’unico, a risultare pericoloso anche su punizione. Ha avuto anche la soddisfazione di mettere a segno 4 gol in campionato.
CALCAGNI: VOTO 6,5
Si è spesso dovuto adattare in campo a svariati ruoli, arrivando addirittura a coprire quello di terzino destro nelle ultime due uscite stagionali. I suoi punti di forza restano quelli che lo hanno sempre contraddistinto, ovvero impegno e devozione per la maglia. Se proprio gli si vuole imputare qualcosa, si può dire che ha accusato qualche calo di condizione nei momenti cruciali della stagione, ma va anche tenuto conto che è stato fra i giocatori più impiegati in assoluto.
MIGLIARDI (ceduto in corso di stagione): S.V.
Sarebbe stato bello vederlo maggiormente in campo.
DI MUNNO: VOTO 5,5
È vero che l’infortunio patito a metà stagione lo ha senza dubbio limitato, ma il suo rendimento non ha sempre convinto in modo integrale, a volte risultando poco utile all’economia generale della squadra e più fine a sé stesso.
JELENIC (ceduto in corso di stagione): S.V.
Un “fantasma”.
MARESSA (giunto dal mercato di riparazione): VOTO 6
Una piacevole sorpresa per quello che si è potuto intravedere, ma sulla quale bisognerà lavorare in maniera specifica nella prossima stagione. Resta un giocatore di prospettiva, vista anche la sua carta d’identità, per un Novara voglioso di ritornare in auge.
PALSSON (giunto dal mercato di riparazione e poi ceduto): S.V.
C’è del rammarico nel non averlo impiegato con più costanza, anche perché in fase offensiva non aveva sfigurato e, soprattutto, aveva dimostrato di avere la voglia di apprendere e crescere.
RANIERI: VOTO 6,5
Il capitano degli azzurri ha sempre dimostrato impegno e perseveranza, giocando molte volte “in sordina”, ma ricoprendo un ruolo estremamente delicato in cabina di regia. Anche lui, tuttavia, ha risentito di alcuni cali di condizione, che non hanno giovato alla squadra e ne hanno privato di un “faro” indispensabile a metà campo.
GLI ATTACCANTI
AKPA-CHUKWU (giunto dal mercato di riparazione): S.V.
Un gol all’attivo in 125 minuti di impiego sul campo. Eppure, impossibile esprimere un giudizio leale su di lui.
ASENCIO (giunto dal mercato di riparazione): VOTO 4,5
La condizione non ottimale che ha accompagnato il suo arrivo all’ombra della Cupola, oltre a tante prestazioni giocate al di sotto di quelle che erano le aspettative nei suoi confronti, rendono la sua avventura in azzurro poco grandiosa.
BRKIC (ceduto in corso di stagione): S.V.
Altro “oggetto del mistero” di questa stagione.
DA GRACA (giunto dal mercato di riparazione): VOTO 5
Anche per lui un arrivo con tante difficoltà, ma a suo vantaggio ha dimostrato di avere il fisico adatto per una categoria come la Serie C e anche un potenziale di tutto rispetto, che purtroppo non è sempre stato sfruttato a dovere nelle partite in cui avrebbe dovuto fare la differenza.
DONADIO: VOTO 7
Per lui va premiata la grande duttilità con la quale ha ricoperto ogni ruolo a lui affidato, anche con repentini cambi in corso di partita, il più delle volte per sfizi tecnico-tattici più che per reali necessità. Anche lui è cresciuto notevolmente con gli anni, dimostrando di essere un giocatore adatto alla categoria e di poter incidere se messo nelle condizioni ideali per quelle che sono le sue caratteristiche.
GANZ: VOTO 5
Un po’ per sfortuna (la presa di mira nei suoi confronti di mister Gattuso che gli ha impedito di giocare con maggior frequenza), un po’ per le prestazioni dove ha faticato a farsi trovare pronto... Fatto sta che quella appena conclusasi non è stata certamente la sua miglior stagione.
GERARDINI: VOTO 6
Il suo rendimento ha inciso maggiormente nel finale di stagione, quando anziché entrare in campo per uno scampolo di minuti, ha cominciato a partire come titolare. La fiducia nei suoi confronti lo ha aiutato a esprimersi in modo migliore, confermando una buona tecnica da parte sua.
MANSERI (ceduto in corso di stagione): VOTO 5
Il suo ruolo avrebbe fatto comodo a un Novara molto spesso in difficoltà in fase realizzativa. Non sapremo il perché della sua volontà nell’essere ceduto, ma senza dubbio il farlo giocare sempre pochi minuti a ogni gara potrebbe avere avuto un suo peso nella scelta del giocatore.
MOROSINI: VOTO 6
Forse il giocatore più enigmatico di questa stagione. Spesso, in campo, è andato incontro a difficoltà di posizionamento, soffrendo in modo particolare la pressione degli avversari. Eppure, durante la sua assenza per infortunio, la squadra ha manifestato problematiche ancora più evidenti in attacco, a testimonianza del fatto che il suo contributo non fosse limitato alla realizzazione dei gol.
ONGARO (ceduto in corso di stagione): VOTO 5
Per lui va fatta una precisazione… come giocatore il suo rendimento non sarà sempre stato sufficiente e neppure all’altezza delle aspettative, ma resta pur sempre il marcatore azzurro più prolifico della stagione, che sottolinea un certo cinismo da parte sua. Dal punto di vista umano, invece, gli si imputa la mancata riconoscenza verso la società che lo ha portato in Italia e ha creduto in lui, aspetto che rafforza una cupidigia economica e non certo il legame verso lo sport.
OWUSU (ceduto in corso di stagione): VOTO 5
Temperamento caldo, carattere difficile da gestire, ma ha confermato di avere delle ottime qualità a disposizione. Peccato non essere riuscito a trattenerlo sino a fine stagione, anche in questo caso per la volontà di essere ceduto.
VIRISARIO LEO (giunto dal mercato di riparazione): S.V.
Boh!
I MISTER
GIACOMO GATTUSO (esonerato in corso di stagione): VOTO 6
Per lui pregi (tanti) ma anche qualche difetto (alla fine costato caro). Ha avuto il pregio di valorizzare alcuni giocatori, creando uno “zoccolo duro” che in molte circostanze ha saputo trainare la squadra alla vittoria. Nel contempo, però, ha escluso altri giocatori non facendoli sentire come parte integrante del gruppo (da questo, forse, la volontà di tanti giocatori di essere ceduti). Si è intestardito su alcuni aspetti, come all’inizio sul modulo difensivo e dopo il mercato di riparazione non ha avuto peli sulla lingua nell’affermare che la rosa si fosse indebolita, bocciando sul nascere quasi tutti i nuovi arrivati e non concedendo loro neppure una chance. Aveva trovato un certo equilibrio, sebbene non sempre le sue scelte (troppo legate ad una fase difensiva) lo premiassero sul piano dello spettacolo e delle manovre in campo. Ma è altrettanto vero che, con lui in panchina, il Novara difficilmente avrebbe rimediato una “scoppola” come quella in casa della Triestina.
GIUSEPPE MASCARA (subentrato in corso di stagione): VOTO 5,5
Il suo avvento in panchina ha portato idee nuove e nelle prime due partite da lui dirette la squadra ha dato segnali incoraggianti per l’obiettivo play-off. Ma dalla sfida interna con il Trento sono cominciati esperimenti “strani”, che hanno visto Calcagni e Agyemang schierati come terzini di una difesa a quattro, circostanza quest’ultima che aveva messo in contrapposizione l’ex Gattuso con la società azzurra. Solo che con il Trento questa scelta tattica ha premiato, anche per una partita indirizzata quasi subito in un certo modo, mentre contro la Triestina si è rivelata un azzardo e anche i correttivi apportati sono stati fatti tardivamente e per giunta in malo modo. Nel suo caso, forse, ha inciso la poca esperienza sulla panchina di una squadra professionistica.
redazione vanovarava.it