Le voci dallo spogliatoio: Pergolettese-Novara FC

Di redazione vanovarava.it
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Soddisfatto solo in parte mister Zanchetta (nella foto) della prestazione offerta dal suo Novara contro la Pergolettese. Sul banco degli imputati, un secondo tempo troppo passivo degli azzurri: “Il nostro secondo tempo è stato troppo brutto per essere vero… nel senso che dopo un primo tempo fatto bene, dove siamo stati pericolosi più volte, soprattutto all’inizio dove avremmo potuto far gol subito, nella ripresa non siamo entrati come avremmo dovuto. Non so neppure spiegarla… Abbiamo mostrato mollezza nei contrasti e nei duelli con gli avversari e questo ci ha portato ad abbassarci tanto e a far entrare tanti giocatori nella nostra area. Peccato perché dopo il primo tempo, non mi sarei aspettato sicuramente un atteggiamento del genere nel secondo”.
Il Novara, ad ogni modo, ha avuto la forza di reagire dopo il gol del ribaltone sfiorando anche la vittoria. “Da un certo punto di vista questi sono anche aspetti positivi, perché dimostrano come la squadra non volesse perdere, ma sono cose che si sarebbero dovute fare prima. Giocare con la paura di portare a casa una vittoria è una cosa per me inconcepibile e che io cerco sempre di non trasmettere alla squadra, però probabilmente, sino ad oggi, non sono riuscito a trasmettere bene questo messaggio. Ci vuole maggiore coraggio, perché solo attraverso il coraggio si portano a casa risultati diversi. Poi, in realtà, in sette minuti abbiamo avuto tre palle gol e avremmo anche potuto vincerla ancora. Di questo sono “contento”, però il secondo tempo davvero non mi è piaciuto per niente”.
Il gol che ha portato al 2-1 della Pergolettese è scaturito da un altro errore individuale… “Dispiace per Cortese che ha commesso quell’errore, però se ha giocato è perché se l’è meritato in tutto questo periodo per come ha lavorato e per quello che fa negli allenamenti. Gli errori purtroppo ci stanno, è un ragazzo giovane e deve migliorare ma non è il caso di buttare la croce addosso a Cortese, è un ragazzo di valore e che ci tornerà molto utile. Chiaramente sono errori che alla fine incidono nel risultato e bisogna crescere in fretta”.
Buona prestazione invece per Dell’Erba… “Sì, lui è stato bravo perché è un giocatore che non ha paura. Si è fatto servire molto, ha sempre gestito bene e ha dimostrato di essere calcisticamente intelligente. Inoltre, trova velocemente le giocate, quindi che venga impiegato esterno oppure in mezzo, riesce sempre ad adattarsi. È anche un ragazzo libero mentalmente, che non ha la preoccupazione di perdere la palla oppure di tenerla. Sugli esterni abbiamo un po’ faticato perché nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e abbiamo concesso molto campo agli avversari”.
L’ingresso di Ledonne? “Loro erano in campo molto offensivi, la velocità di Ledonne poteva far sfruttare al meglio gli spazi e farci trovare superiorità numerica. Anche lui è entrato bene e ha preso iniziativa, quello che chiedo sempre ai ragazzi. Sono contento per come è entrato, così come lo sono per Da Graca, anche lui entrato molto bene. Da questo punto di vista non ho quasi mai critiche da muovere ai ragazzi, perché lavorano bene e cercano sempre di farsi trovare pronti. Quello su cui dobbiamo invece migliorare è la capacità di gestire meglio le situazioni e non andare in ansia come abbiamo fatto per lunghi tratti del secondo tempo”.
Forse Da Graca sarebbe potuto entrare prima in campo, vista anche l’ammonizione rimediata in precedenza da Alberti… “Quello non è proprio il ruolo ideale di Da Graca, mi aspettavo che Alberti facesse valere un po’ di più la sua fisicità, però ad un certo punto ho visto che non reggeva più quei palloni di cui avevamo bisogno e ho optato allora per il cambio”.
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