Conferenza stampa pre Novara FC-Arzignano

Di Giovanni Chiorazzi
© Vietata ogni riproduzione
La sfida interna contro l’Arzignano rappresenta, per il Novara, una partita cruciale per dare una svolta alla propria stagione. Questo per via del fatto che non è ancora giunta una vittoria nelle precedenti nove giornate e la pazienza del tifo caldo, quello della Curva Nord, è ormai giunta alla sua conclusione. Mister Zanchetta (nella foto) è consapevole di questo delicato momento in cui versa la sua squadra: “All’interno dello spogliatoio c’è voglia di cambiare questo trend, ma bisogna sempre dimostrarlo con i fatti e poco con le parole. C’è la consapevolezza di aver reso sino ad oggi sotto le aspettative e la volontà di cambiare rotta”.
Il Novara ha l’opportunità, con due gare casalinghe consecutive, di dare una svolta alla propria stagione. Giocare in casa può essere un vantaggio? “Può essere un vantaggio per tutte le squadre che si trovano nella nostra condizione, ovvero per chi attende la vittoria da tempo e, per un verso o per l’altro, non è riuscito ancora a ottenerla. L’aspetto importante - e che ci piacerebbe vedere - è un atteggiamento in campo da partita determinata, con la voglia di farla nel modo giusto. Nelle altre partite ci siamo riusciti solo a tratti, invece abbiamo bisogno di più continuità. Poi, chiaramente, sono gli episodi ad amplificare una partita, in un senso o nell’altro”.
La settimana di allenamenti com’è andata? “Gli allenamenti non mi hanno mai dato la sensazione di avere una squadra in difficoltà e, la nostra, non è mai stata una squadra in difficoltà! Non abbiamo raccolto quello che, più o meno, avremmo meritato. La squadra si è sempre allenata nel modo giusto e con il corretto atteggiamento. Le partite sono però diverse dagli allenamenti… anche se capisco che le valutazioni vengono fatte in base ai risultati ottenuti”.
Il Novara dovrebbe forse sfruttare meglio i calci piazzati, in particolare i calci d’angolo… “Ci stiamo lavorando sin dall’inizio sui calci piazzati, abbiamo 3/4 veri saltatori ma il resto della squadra non ha le caratteristiche adatte a questo aspetto. Non è semplice… A volte alcune squadre battono meno calci piazzati, ma lo fanno meglio. Si tratta più di un discorso legato alla convinzione che ad altro. Poi, le occasioni per sfruttare questi episodi non ci sono mancate in queste prima partite”.
La condizione di Alberti? “Lui è a disposizione e rientra dal problema che ha avuto. Sarà da inserire gradualmente ma è a disposizione”.
Da Graca invece? “Lui difficilmente sarà della partita, per un fastidio che si trascina da tempo di natura muscolare-tendineo. Un problema che non gli ha mai permesso di essere al 100%. Oggi non possiamo permetterci un giocatore che non sia al massimo della sua condizione, per questo preferirei che lui recuperasse bene per essere poi disponibile al massimo più avanti”.
L’Arzignano, dal canto suo, cercherà una rivincita contro il Novara dopo la sconfitta sul campo dell’Ospitaletto… “L’Arzignano ha preso subito gol ma ha avuto un’ottima reazione, per parecchio tempo hanno condotto la gara, ho visto una squadra sicuramente viva”.
Morosini può giocare anche da trequartista? “Sì, lui ha caratteristiche per fare entrambi i ruoli. Lo vedo più come un trequartista che funge da punta che da centrocampista”.
Potrebbe rivedersi un attacco composto da Lanini-Perini, già intravisto a Gorgonzola contro la Giana? “Vedremo… l’assenza di Da Graca ci vincola un po’. Perini era alla prima partita da titolare dopo diverso tempo. Lui è un giocatore dalla struttura imponente e per vederlo al massimo delle sue condizioni ha bisogno di giocare e di trovare la migliore forma fisica. Non stiamo parlando di un brevilineo come, ad esempio, Ledonne. Potrà essere molto importante per questa squadra, con caratteristiche similari a quelle di Alberti. Perini deve crescere ma va supportato, la situazione attuale sta un po’ rallentando questa sua crescita, il nostro compito è quello di mettere meno apprensione possibile a questi ragazzi ma facendogli capire che si gioca fra adulti e bisogna tirare fuori qualcosa in più”.
Con un inizio di contestazione fra i tifosi, avere tanti giovani in squadra potrebbe essere uno svantaggio? “Questo lo dirà il campo. Ognuno reagisce alla sua maniera, ma bisogna fare i conti anche con questi aspetti se si vuole crescere. Avremmo preferito un clima diverso ma questo clima ce lo siamo purtroppo creati noi, con il fatto di non avere ottenuto quei risultati che ci aspettavamo. Oggi dobbiamo solo prendere consapevolezza che c’è un ostacolo in più e dobbiamo superarlo il prima possibile. Da questi momenti si deve uscire più forti, altrimenti diventa tutto molto difficile. Vedremo quale sarà la nostra reazione”.
La società è vicina alla squadra? “Io non colgo assolutamente nessun tipo di problema con la società, la sento molto vicina e parlo tutti i giorni con il direttore. Il presidente è sempre con noi, quindi non vedo isolamenti da parte della società. Che non sia contenta è poco ma sicuro, ma sfido a trovare qualcuno che possa esserlo… siamo tutti molto consapevoli della situazione attuale. Il compito più difficile resta quello di invertire la rotta e sappiamo che non è per niente semplice”.
Giovanni Chiorazzi
© Vietata ogni riproduzione, anche parziale

Muro












