Di Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi

Contro la Triestina, il Novara FC avrà due risultati utili su tre. Una circostanza che potrebbe all’apparenza agevolare la squadra azzurra, ma sulla quale non bisognerà cullarsi. Aspetto rimarcato a chiare lettere da mister Mascara (nella foto), intervenuto alla vigilia dell’ultima gara della stagione regolare: “Dovremo essere molto concentrati e motivati perché sappiamo il valore della gara. L’unica cosa alla quale non bisognerà pensare è il fatto di avere a disposizione due risultati utili su tre. Dovremo giocarci la partita come abbiamo fatto nelle ultime uscite e come abbiamo preparato in settimana, sapendo che la Triestina è una squadra ben organizzata e allenata. Inoltre, anche loro si giocano qualcosa di importante”.

Il non fare calcoli è un dogma che si è intravisto sin dall’arrivo di Mascara sulla panchina del Novara… “I nostri sono giocatori esperti, con un giusto mix di giovani di prospettiva. Bisogna vivere il momento e vivere i novanta minuti. Questa è stata la nostra mentalità dal mio arrivo, anche perché bisogna rimanere concentrati e puntare a un obiettivo che sono unicamente i prossimi novanta minuti. Sino ad oggi, questo ci ha permesso di fare la differenza gara dopo gara”.

Mascara ritroverà da avversario mister Tesser, suo allenatore ai tempi del Novara in Serie A… “Come tecnico parla il suo curriculum per tutti… Con molto piacere avrò l’opportunità di vederlo e riabbracciarlo con tanto affetto. In quei mesi in cui sono stato a Novara con lui come allenatore ho solo un rammarico, quello di non aver raggiunto l’obiettivo per un punto. A livello umano ha trasmesso tanto a noi giocatori”.

Solitamente le sfide contro Attilio Tesser non sono mai state fortunate per i colori azzurri. È giunta l’ora di sfatare questo tabù? “Dobbiamo pensare solo a noi stessi e non guardare agli altri. Sappiamo benissimo il valore della rosa avversaria, così come i ragazzi sanno bene che con la prossima partita si giocano dieci mesi di lavoro, di sofferenza e di sacrifici. In una sola partita ci si gioca una stagione e qualcuno potrebbe anche giocarsi la riconferma. Penso che le motivazioni si debbano creare in autonomia e metterle in pratica per il gruppo nell’arco della 90 minuti”.

Qual è la situazione sul piano degli infortunati/indisponibili? “L’unico assente, già dalla settimana scorsa contro il Trento, è Asencio che non siamo riusciti a recuperare perché ha rimediato un trauma al piede. Gli altri sono tutti a disposizione, eccetto Attanasio squalificato”.

Dall’esito di questa partita potrebbe dipendere anche il destino di Mascara sulla panchina del Novara? “Con la società ho un rapporto molto bello e solido. Ci confrontiamo tutti i giorni. Questo rapporto si è instaurato dopo la prima telefonata del direttore (N.d.R. Federico Boveri). Non ci sono state promesse. Al di là dei risultati, sarà la società a decidere senza nessuna polemica. Io posso solo essere riconoscente per l’opportunità che mi è stata concessa. Ovviamente, a fronte di una riconferma sarei felice e orgoglioso per aver fatto un buon lavoro. Se così non sarà, sarò ugualmente riconoscente alla società, perché non era scontato avere un’opportunità del genere. Con il Novara ho un altro anno di contratto e si potrà discuterne a un tavolo a fine stagione, fra persone intelligenti e che masticano di calcio da anni”.

La società ha fissato un premio in caso di raggiungimento dei play-off? “Io non sono a conoscenza di queste cose, non me ne occupo e non voglio neppure farlo. Se così fosse, posso solo dire ai ragazzi “bravi” per averci creduto, ma anche alla società per aver creduto nella squadra che è stata costruita”.

Che partita bisognerà aspettarsi a Trieste? “Credo che loro partiranno forte, cercando di metterci sotto dal primo minuto anche in base ai risultati degli altri campi. Loro cercheranno di ottenere i tre punti, ma troveranno un avversario pronto a rispondere colpo su colpo. I ragazzi hanno lavorato molto bene in settimana e questo ci aspettiamo da loro nella partita di domani. Sono sicuro che andremo lì per fare una grande partita”.

Le condizioni di Morosini? “Non può ancora partire titolare. Non sarebbe corretto nei suoi confronti schierarlo e poi doverlo sostituire dopo 25/30 minuti, in una gara importante dove l’intensità sarà altissima”.

Il lavoro di Da Graca potrebbe essere importante, nell’intento di mantenere alta la squadra? “Per il nostro tipo di gioco, la punta centrale ricopre un ruolo importante sia in fase di possesso che di non possesso. Lui è molto bravo in entrambe le situazioni, così come è molto bravo ad attaccare lo spazio e cercare la porta”.

Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi