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Il simbolo di Novara!

Novara FC - Padova 2-1


Di Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi

Il calcio è così… si è passati dalla peggior partita del Novara sotto la gestione Gattuso, ovvero quella in casa contro il Caldiero Terme, a una prestazione infarcita di determinazione, grinta e voglia di imporsi sugli avversari, a discapito del fatto che gli azzurri giocassero nientemeno che contro la “corazzata” Padova, una squadra costruita con il chiaro intento di vincere il campionato e che sino ad oggi ha confermato con i risultati tutto il suo reale valore. L’approccio alla partita è stato quasi perfetto per Ranieri e compagni, che il gol lo hanno trovato praticamente nell’immediato grazie a una zampata vincente di Asencio, al suo primo gol in azzurro. Per l’attaccante spagnolo sarebbe stata una giornata perfetta se non fosse sopraggiunto, pochi minuti dopo, l’infortunio che lo ha costretto a lasciare il campo in anticipo. Emblematica la carezza di Gattuso nei confronti del ragazzo al momento della sua uscita dal campo, nell’intento di cercare un conforto comune vista l’indisponibilità in attacco di Morosini e Da Graca, a cui si sommava anche quella di Calcagni per squalifica.

Da parte del Padova, supportato da circa 500 tifosi sopraggiunti al “Piola”, ci si sarebbe aspettati una reazione fulminea e invece il Novara ha saputo stupire tutti, per sua stessa ammissione anche il tecnico Gattuso, con una prestazione a dir poco meticolosa in fase arretrata e con un confronto a centrocampo sempre giocato a viso aperto contro i pluri-favoriti avversari odierni. Il raddoppio giunto a inizio ripresa ha poi dato nuova energia al Novara, che con il gol siglato da Bertoncini (il suo secondo stagionale) ha “scoperto” di poter sfruttare a proprio favore anche i calci piazzati, peraltro con un pregevole stacco di testa del centrale azzurro.

Nel finale la partita ha offerto maggiori emozioni rispetto alla prima frazione di gioco, con il Padova che si è destato dal proprio torpore cominciando a fare la “voce grossa”: merito anche dei cambi operati da mister Andreoletti, che non solo hanno apportato energie fresche in campo, ma non hanno assolutamente abbassato il valore degli avversari, bravi a riaprire la contesa con un colpo di testa di Spagnoli. Ma il vero protagonista di giornata si è confermato Minelli, un minuto e mezzo dopo: il destino ha voluto che il portiere azzurro (peraltro “ex” della sfida visti i suoi trascorsi nella città di Sant’Antonio) intuisse la direzione del tiro dagli undici metri di Liguori, quest’ultimo giocatore ben poco “amato” dalla tifoseria azzurra per dei trascorsi che i supporter del Novara ricorderanno bene… e il karma, in questo caso, ha avuto il suo peso, soprattutto considerando che solitamente il giocatore incaricato di battere i rigori per il Padova è l’ex Bortolussi. Ma tant’è, con i ragazzi di mister Gattuso che hanno festeggiato il proprio portiere per una parata valsa “quanto” e “come” un gol.

Nel finale il Padova ha messo apprensione al Novara, com’era logico che fosse, ma questa volta la difesa non ha commesso errori e ha concesso davvero poco alla capolista (dopo questa giornata ancora in vetta alla classifica, ma tallonata dal Vicenza a un solo punto di distanza). Una vera e propria metamorfosi quella attuata dal Novara rispetto alla precedente partita contro il Caldiero, ma ha avuto ragione Gattuso nell’affermare che la sua squadra non potesse essersi trasformata tutto d’un tratto. Una cosa però è certa: questa vittoria, oltre a essere molto preziosa per la classifica azzurra, rafforza (e di molto) il morale di tutto il gruppo, perché se è vero che - obiettivamente - le qualità dei singoli pesavano tutte a favore dei biancoscudati, in campo si è vista una squadra capace di tenere testa anche a chi sino ad oggi ha sbagliato pochissimo come il Padova. E in ottica play-off questo fattore potrebbe essere molto importante, in quanto si sa bene quanto valga l’aspetto emotivo, specie in confronti diretti come gli spareggi-promozione.

Senza dubbio è fondamentale mantenere un certo equilibrio nei giudizi, così come era giusto farlo all’indomani della sfida persa contro il Caldiero, ma dopo questa importante vittoria (difficilmente pronosticabile alla vigilia) tutto l’ambiente azzurro sembra averne giovato, a cominciare da un rasserenamento della tifoseria che in una settimana aveva visto uscire sconfitta per tre volte consecutive la propria squadra. Adesso il compito più arduo, quello di doversi confermare e ancora una volta contro una compagine di bassa classifica, anche se sarebbe meglio dire “fanalino di coda”… l’Union Clodiense che con i suoi “miseri” 18 punti in classifica non può più permettersi passi falsi e sicuramente darà il massimo contro il Novara nella prossima sfida di campionato. Ritrovare in attacco Da Graca, riducendo la sua squalifica da tre a due giornate (laddove, mercoledì prossimo, il ricorso presentato dal Novara venisse accolto), potrebbe offrire un’opzione in più a mister Gattuso e i tifosi azzurri se lo augurano, al pari di un pronto recupero di Morosini, la cui assenza in campo si è fatta sentire in questi giorni. Che dire… sarà anche solo una vittoria sopraggiunta contro il Padova, ma per i tifosi azzurri potrebbe anche segnare l’avvio di un rinnovato finale di stagione, nella quale ogni speranza resta ancora aperta.

Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi

NOVARA FC (3-5-2): Minelli; Bertoncini, Lorenzini, Khailoti; Donadio, Di Munno, Ranieri, Basso, Agyemang; Gerardini (dal 23'st Gagliardi), Asencio (dal 22'pt Ganz).
A disposizione: Desjardins; Negri; Anzolin, Cannavaro, Maressa, Palsson, Akpa-Chukwu, Virisario.
Allenatore: Giacomo Gattuso.

PADOVA (3-4-1-2): Fortin; Faedo, Delli Carri, Perrotta (dall’8'st Liguori); Kirwan (dal 12'st Capelli), Varas (dal 38'st Cretella), Crisetig, Villa (dal 1'st Favale); Buonaiuto (dal 12'st Russini); Spagnoli, Bortolussi.
A disposizione: Sala; Voltan; Belli, Fusi, Bianchi N., Valente, Granata, Pirrello, Montrone, Tumiatti.
Allenatore: Matteo Andreoletti.

Arbitro: Sig. Leonardo Mastrodomenico della sezione di Matera.
Assistenti: Sigg. Luca Landoni (sezione di Trento) e Federico Linari (sezione di Firenze).
Quarto ufficiale: Sig. Giovanni Castellano (sezione di Nichelino).

Marcatori: 5'pt Asencio (N); 4'st Bertoncini (N), 26'st Spagnoli (P).

Ammonizioni: Gerardini e Agyemang per il Novara FC; Favale, Bortolussi e
Matteo Andreoletti (allenatore) per il Padova.

Espulsioni: nessuna.

Calci d’angolo: 3 per il Novara FC; 8 per il Padova.

Recupero: 2'pt; 4'st.

Spettatori: 2.390 totali (1.241 abbonati abbonati e 1.149 paganti) con un’ottima rappresentanza di tifosi ospiti al seguito. Incasso non comunicato.

Note: giornata piovigginosa e molto umida, terreno in erba sintetica in ottime condizioni, temperature nella media stagionale. Prima del fischio d’inizio è stato effettuato un ricordo alla memoria di Gianni Milanesi, storico co-fondatore del Club Fedelissimi, recentemente scomparso e celebrata la consegna di un defibrillatore da parte della famiglia di Marco Morganti, storico dirigente del Novara (anche lui prematuramente scomparso) al settore giovanile azzurro. Al 27'st Liguori (P) ha fallito la trasformazione di un calcio di rigore su parziale di 2-1.

Cronaca: Il Novara di mister Gattuso è reduce da tre sconfitte di fila e a digiuno di vittorie da quattro partite consecutive. Gli azzurri, per tentare di invertire questa direzione, dovranno però confrontarsi con l’avversaria più forte di tutto in campionato, ovvero con la capolista Padova, che potrà contrare sull’intera rosa a disposizione. Al “Piola” il Padova si è imposto nelle ultime due stagioni, mettendo a segno tre reti in ambedue le circostanze, motivo in più per prestare la massima attenzione in fase arretrata, contro una squadra che in attacco può contare su giocatori di grande valore, fra tutti anche l’ex azzurro Bortolussi. Al contrario, il Novara non arriva al gol da oltre 300 minuti di gioco e per l’occasione non potrà contare su Calcagni e Da Graca (squalificati) e su Morosini ancora “out” per via del suo infortunio. Mister Gattuso si affida così al consueto 3-5-2 con Minelli fra i pali, Bertoncini, Lorenzini e Khailoti in difesa, Donadio e Agyemang esterni e Ranieri in cabina di regia, supportato da Di Munno e Basso. In attacco, spazio dal primo minuto alla coppia Gerardini-Asencio. Il Padova di mister Andreoletti risponde con un 3-4-1-2 che vede in difesa l’impiego di Faedo, Delli Carri e Perrotta. A centrocampo Kirwan, Varas, Crisetig e Villa, mentre in attacco Buonaiuto a supporto della coppia Spagnoli-Bortolussi.

L’avvio di gara è scoppiettante. Gli ospiti, dopo solo tre minuti, hanno una grossa occasione con Spagnoli, che tuttavia sbaglia pur essendo ben posizionato. Chi non sbaglia, invece, è il Novara due minuti dopo: Agyemang viene servito alla perfezione da un filtrante di Basso, l’esterno mancino azzurro supera Kirwan in velocità e costringe il portiere Fortin all’uscita, forse commettendo anche fallo su di lui, ma sul pallone Asencio è rapidissimo e con un facile tap-in al volo gonfia la rete per il vantaggio del Novara. Tre minuti dopo è ancora la formazione di mister Gattuso a rendersi pericolosa: dagli sviluppi di un calcio di punizione, Basso impegna severamente Fortin al quale scivola il pallone dalle mani, per un corner a favore degli azzurri. Il Padova ci prova con qualche timido assalto, ma Ranieri e compagni gestiscono senza preoccupazioni. Al 22' ci prova Varas ma la mira è completamente sballata. A centrocampo si consuma un continuo duello fra le due squadre, con il Novara molto bravo nel chiudere sul nascere ogni possibile controffensiva ospite. Il ritmo in campo è elevato, ma non si registrano chiare occasioni da rete anche per merito di ambedue le retroguardie. Poco prima dell’intervallo, un colpo di testa di Spagnoli termina sul fondo, mentre una mischia davanti alla porta viene abilmente sventata dalla difesa azzurra.

La ripresa si apre con il quasi immediato raddoppio del Novara, dopo appena quattro minuti di gioco: questa volta la rete giunge sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Basso che scodella sapientemente in mezzo e con Bertoncini che sul primo palo insacca indisturbato di testa, liberandosi della marcatura di Delli Carri. Il raddoppio ha il potere di dare nuova linfa agli uomini di Gattuso e poco dopo Gerardini centra in pieno la traversa con una conclusione a giro, dopo uno splendido assolo sulla destra. Mister Andreoletti rivoluziona la sua squadra con un offensivo 4-2-4. Al 20' Khailoti, dopo un batti e ribatti in area, salva di testa sulla linea a porta vuota, vanificando l’intervento di Capelli. Il gol per gli ospiti è tuttavia solo rimandato perché al 26' si concretizza: ancora Capelli va al cross dalla destra, Spagnoli anticipa di testa Bertoncini e accorcia le distanze. Trascorrono solo 60 secondi e al Padova viene assegnato un calcio di rigore per l’atterramento in area di Faedo da parte di Basso. Sul dischetto si presenta il neo-entrato Liguori, ma la conclusione del giocatore biancorosso viene deviata in corner da Minelli. Nonostante il fallito pareggio è ancora il Padova a pressare in attacco, collezionando molti corner all’attivo, ma rendendosi concretamente poco pericoloso. Sino al 38' quando Bortolussi si mette in luce con una girata che termina di poco alta sopra la traversa, deviata in corner da Minelli. La gara termina dopo quattro minuti di recupero molto intensi, con il Novara che ritrova la vittoria dopo tre sconfitte consecutive. Battuto il Padova: alla vigilia un risultato difficilmente preventivabile. Invece gli azzurri hanno saputo dare una risposta sul campo al momento di difficoltà attraversato nella settimana precedente.

redazione vanovarava.it

 


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