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Conferenza stampa del DS Federico Boveri pre Novara FC-Padova


Di Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi
© Vietata ogni riproduzione

Alla vigilia della sfida contro il Padova, per il Novara FC non si è presentato come di consueto mister Gattuso bensì lo ha fatto il DS Federico Boveri (nella foto). Un segnale chiaro da parte della società azzurra, con l’intento di offrire supporto in un periodo delicato coinciso con tre sconfitte consecutive. “Sono qui io al posto di mister Gattuso perché, come sapete, è stata una settimana un po’ complicata per quanto riguarda i risultati ed è giusto che la squadra, il mister e il suo staff rimangano concentrati sulla prossima partita contro il Padova. Questo è il motivo per il quale ho voluto essere io qui a rispondere alle domande”. Questo l’incipit del DS Federico Boveri. Poi si è passati alle domande dei giornalisti.

Che analisi è stata fatta all’interno della società? “Io sono relativamente tranquillo perché ritengo che una squadra che sino alla settimana scorsa poteva raggiungere il quarto posto, non può in una settimana diventare una squadra scarsa o in difficoltà come ho letto e sentito. È normale che abbiamo fatto male e siamo reduci da brutte prestazioni, soprattutto l’ultima contro il Caldiero, ma ci sta e dobbiamo voltare pagina, rispondendo da squadra e da gruppo unito come siamo, onorando la maglia perché resta importante che ogni qualvolta venga indossata vada sudata e per la quale bisogna sempre dare il massimo”.

Dalla gara con l’AlbinoLeffe, si è in travisto un declino abbastanza evidente, manifestando un po’ di paura in campo… “Da quella partita sono sopraggiunti un pareggio e tre sconfitte, quindi siamo entrati in un momento particolare. Domenica ho visto i ragazzi strani, forse un po’ spaventati e non so il perché, ma personalmente ho rincuorato i ragazzi e gli ho dato la forza e la tranquillità che deve avere un gruppo a sei partite dalla fine. La squadra è in linea con quello che era l’obiettivo stagionale e deve farlo con la voglia e con la fame di portare a casa i tre punti in tutte le sfide che mancano da qui alla fine”.

La sfida con il Padova potrebbe capitare al momento giusto, vista la necessità obbligata della capolista di dover vincere… “Quella di domani sarà una partita importante, ci sarà tanto pubblico e sarà la tipica partita dove ogni giocatore vorrebbe scendere in campo. A noi dà forse più stimoli rispetto alla partita di domenica scorsa, però l’affronteremo come tutte le altre. Sono sicuro al 100% che i ragazzi daranno una risposta dopo questa settimana complicata, perché abbiamo qualità, individualità e il nostro organico vale più di quello che dice oggi la classifica”.

Le espulsioni rimediate dai giocatori azzurri nelle ultime giornate possono essere determinate da qualche fattore in particolare? “All’esterno possiamo dare la sensazione di essere in leggero calo fisico, siamo a un mese dalla fine e può capitare ma ci stiamo lavorando. Il nervosismo è stato figlio, soprattutto nell’ultima partita, della settimana complicata in termini di risultati che abbiamo dovuto affrontare. Detto questo, l’espulsione di Da Graca a Vicenza non c’entra nulla, è un episodio che fa riferimento a una manata completamente involontaria. L’espulsione di Calcagni, invece, è un episodio che da un giocatore con la sua esperienza non dovrebbe verificarsi. Quello che ho tenuto a dire alla squadra è di voltare pagina e cercare di dimenticare la settimana scorsa, perché rimaniamo una squadra forte e la quarta miglior difesa del campionato. Abbiamo i nostri punti di forza e gli stessi valori su cui credevamo prima della sfida con il Caldiero. Non deve essere quella settimana - e in particolare l’ultima partita - a metterci in difficoltà e cambiare i nostri piani”.

C’è stato un confronto anche con mister Gattuso? “Ci siamo confrontati per cercare di capire dove potessero essere i problemi e abbiamo fatto un’analisi per rimediare agli errori e su come concludere al meglio queste ultime sei partite, tutte importanti. Non dobbiamo rovinare quanto di positivo fatto sino ad oggi”.

Dopo il rinnovo ufficializzato con Khailoti, ci si aspettava quello con Ranieri che non è ancora arrivato. Sono cambiate alcune valutazioni? “Non è cambiato nulla, Come importanza i rinnovi sono venuti dopo a causa di questi giorni complicati, ma quello di Ranieri è praticamente fatto, manca solo la firma. Gli altri tre rinnovi in cantiere li stiamo valutando e vedremo cosa fare”.

La società ha sempre intenzione di valutare i nuovi arrivati dal mercato di gennaio anche in ottica futura? “Dobbiamo riuscire a valutarli in poco tempo. Ai ragazzi ho detto che sono a Novara, in una società dalla grande storia, che centra poco nella realtà di questo campionato. Tutti i giocatori devono dimostrare di essere all’altezza di vestire questa maglia. Il nostro è un progetto ambizioso e sono tutti, costantemente, sotto osservazione, ma senza mettere pressione a nessuno perché è giusto che tutti si sentano importanti. A fine stagione tireremo le somme e cercheremo di capire come migliorarci”.

Martedì il ministro dello sport, Andrea Abodi, presente a Novara, ha sottolineato l’importanza delle infrastrutture per ambire a progetti importanti. Nel progetto della famiglia Boveri, è contemplato anche il discorso sulle infrastrutture? “Da parte sua c’è stato un attestato di stima che non può farci altro che piacere, rendendoci felici e orgogliosi di quello che stiamo facendo. Sappiamo che le strutture sono importanti, abbiamo delle idee e tante cose da fare. Cercheremo di lavorare anche in questa prospettiva. Non sono decisioni che si possono prendere da un giorno all’altro, anche perché nel corso di questa stagione ci sono stati numerosi risvolti di mese in mese… Dobbiamo sistemare alcune cose e lo faremo ancora meglio a bocce ferme, quando il campionato sarà concluso”.

Anche nei confronti dei tifosi ci sono da chiarire alcuni aspetti, che esulano dal discorso delle critiche… “Le critiche fanno parte del calcio… Noi stiamo lavorando con tanta serenità, i tifosi hanno ragione e li capisco, gli ultimi risultati sono stati complicati ma al tempo stesso, sino a una settimana fa, eravamo in lotta per il quarto posto e non possiamo essere diventati scarsi tutto di un botto. Recupereremo qualcuno per la prossima partita e continueremo a lavorare e andare avanti. Io penso che i tifosi debbano ricordare che se non avessimo preso noi la società, con tutto il rispetto del mondo, non so oggi dove sarebbe stata. Ci siamo salvati per miracolo, perché siamo arrivati in condizioni che facevano ridere e ci vuole anche rispetto e pazienza, perché nel calcio senza pazienza e senza un progetto a medio-termine non si va da nessuna parte. Noi riteniamo che il Novara meriti ben altra categoria della Serie C e stiamo buttando via una marea di soldi… Non è che non sappiamo cosa farne oppure che siamo persone che non lavoriamo per guadagnarne. Con tutto il rispetto del mondo, qui ci sono delle persone che hanno a cuore questo progetto e che tutti i giorni cercano di capire cosa fare per migliorare la situazione”.

Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi
© Vietata la riproduzione, anche parziale

 

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