Di Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi

Il Novara FC si rituffa nel campionato dopo la delusione patita nel derby. Mister Gattuso (nella foto), intervenuto come di consueto alla vigilia della prossima sfida, questa volta contro l’Alcione Milano ospite al “Piola”, ha fatto il punto della situazione considerando anche la chiusura del calciomercato invernale: “Siamo molto, molto dispiaciuti per come è andato il derby ed era abbastanza visibile anche dopo la partita. Non volevamo perdere una partita così importante, ma al di là di ciò che si dice sulla mia squadra io non ho nulla da rimproverare, perché tutto quello che avevano lo hanno buttato sul campo. Sono arrivate delle critiche, le rispettiamo, ma non posso dire nulla alla mia squadra, in particolare ai tanti giocatori che da tempo immemore tirano la carretta… Non nascondo che nell’ultimo mese siamo arrivati ad allenarci in 13/14 giocatori per i tanti problemi che si sono venuti a creare, tra infortuni e volontà di alcuni di andarsene. Ci sono delle dinamiche che abbiamo dovuto affrontare e che conosciamo soltanto noi, abbiamo risolto il tutto al nostro interno e anche per questo mi spiace per i ragazzi, che ci tenevano a fare un buon risultato e portare a casa dei punti. Arriviamo alla sfida con l’Alcione con qualche infortunato, si è fatto male Ghiringhelli al crociato in maniera abbastanza seria, Ranieri si è stirato e ne avrà almeno per un mese, Ganz è ancora fuori per il suo problema al ginocchio e Bertoncini, ieri in allenamento, ha accusato un problema all’adduttore, quindi il suo impiego ad oggi è incerto”.

Calcagni e Di Munno hanno recuperato? “A Vercelli Calcagni ha giocato dall’inizio anche se non si allenava da una settimana perché dovevo tenere un centrocampista in panchina che avesse risorse fresche e in quel caso era Donadio, così ho optato per quel tipo di scelta. Se Calcagni fosse entrato e avesse accusato del dolore mi sarei bruciato un cambio. Adesso Calcagni sta bene, in settimana si è allenato e sarà della partita. Di Munno ha finalmente fatto una settimana intera di lavoro con la squadra, si è sempre allenato. Sarà anche lui un po’ fuori condizione, ma almeno è rientrato in gruppo”.

Le probabili assenze e l’arrivo dei nuovi giocatori potrebbero portare ad un eventuale cambio di modulo? “Bisogna vivere alla giornata. Non so quante formazioni in mente ho già cambiato questa settimana… Tra i nuovi arrivati qualcuno non gioca da tempo, mentre altri avranno bisogno di adattarsi e capire i nostri meccanismi”.

Tra i volti nuovi, chi appare già in condizione di poter scendere in campo? “In allenamento si può vedere sino ad un certo punto, è la partita che dà il senso delle condizioni atletiche, fisiche e mentali di ogni giocatore. Bisogna trovare il modo di farli rendere al massimo, io sono un allenatore aziendalista… chiunque arrivi cercherò sempre di farlo lavorare al meglio come ho già dimostrato in questi anni. Penso di aver fatto bene il mio lavoro sino ad oggi anche se ogni tanto qualcuno si dimentica di questo oppure mi arriva qualche critica. Lo posso accettare, anche se qui a Novara sono l’allenatore che ha vinto più Scudetti con il settore giovanile e raggiunto due salvezze in maniera incredibile. Senza dimenticare che ho vinto anche un campionato di Primavera 2 con conseguente promozione. Non so quanti giocatori ho fatto crescere e arrivare in prima squadra… penso che più di così non si potesse fare. Ci tengo a dire queste cose perché qualcuno si dimentica di quanto fatto in passato”.

Gattuso si sente forse criticato ingiustamente da parte di qualcuno? “Ogni tanto bisogna anche capire il perché di alcuni gesti. Le critiche fanno parte di questo mestiere, ci devono essere e sono il bello e il brutto di questo sport. Ma bisogna rendersi conto delle tantissime difficoltà che abbiamo attraversato. Siamo stati sfortunati nella gestione quotidiana di qualche giocatore e questo può dare fastidio quando perdiamo un derby - e giustamente veniamo criticati - ma senza considerare quello che ha passato il sottoscritto e la squadra nelle settimane precedenti. Noi abbiamo le nostre colpe, però sino a un certo punto”.

Gli ingressi giunti dal mercato invernale fanno rientrare in parte questa emergenza? “La linea societaria è stata quella di affidarsi a giocatori più giovani, anche se non nascondo di aver fatto il nome di qualche giocatore importante, come ad esempio quello di Strizzolo come punta oppure di Chajia che mi ha chiamato l’altro giorno. Rispetto il pensiero della società che non ha avallato queste richieste, è giusto così perché la società sta facendo tanti, tanti sacrifici. So che il progetto è molto serio e c’è la volontà di crescere nel modo giusto con gli anni. Questa rappresenta una garanzia per tutti. La squadra, prima della penalizzazione, aveva delle certezze ed eravamo sesti in classifica… da qui alla fine non lo so, sarà il campo a parlare per noi. Non posso esprimere un giudizio sull’immediato futuro. A maggior ragione io cercherò di fare ancora di più per quello che posso e devo. Però miracoli non ne faccio, questo ci tengo a dirlo”.

Pensando all’Alcione, brucia ancora la sconfitta immeritata dell’andata… “Avevamo fatto una bella partita, con non so quante azioni. Ormai non sono più una sorpresa, si è ben consolidata in questo campionato e ha un allenatore bravo a organizzare bene entrambe le fasi, oltre ad essere abbastanza sanguigno e a trasmettere importanti aspetti caratteriali ai suoi giocatori. Basta poi guardare al reparto offensivo di cui dispongono. Sarà una partita che dovremo affrontare bene, con le nostre armi. Capiremo se fare qualcosa di diverso; ho pensato tanto in questa settimana a quali potrebbero essere le soluzioni più adatte per la sfida di domani”.

Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi