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Novara FC - Virtus Verona 3-0


Di Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi

Il 2025 del Novara al “Silvio Piola” comincia alla grande e così, dopo il buon punto conquistato a Caravaggio contro l’Atalanta U23, la formazione di Gattuso è tornata alla piena posta in palio contro la Virtus Verona, avversario di certo non semplice da affrontare, considerando che arrivava a questo appuntamento reduce da due vittorie consecutive e, prima di questo confronto, staccato in graduatoria di sole due lunghezze dagli azzurri. La vittoria del Novara assume poi un’importanza ancora più marcata, considerando i giocatori indisponibili che non hanno potuto prendere parte alla sfida (pensando a Bertoncini e Lancini seduti in panchina, oltre al lungodegente Di Munno), ma anche al fatto che tanti giocatori hanno manifestato la volontà di essere ceduti in questa finestra di mercato. E il destino (o forse non solo quello...) ha voluto che proprio uno dei giocatori finiti sotto la lente d’ingrandimento per i rumors di mercato, sia stato il grande protagonista contro la Virtus Verona: stiamo parlando di Easton Ongaro. L’attaccante italo-canadese, ricercato con insistenza dall’Arezzo (ma anche dalla Spal) è stato uno dei “mattatori” di giornata, centrando una personale doppietta di testa, una dote che non rispecchia esattamente la sua qualità migliore. Di sicuro, se la società azzurra poteva pensare prima di questa partita ad una sua possibile cessione, dopo la doppietta messa a segno nella giornata odierna la valutazione al riguardo avrà un peso ben diverso… Gattuso ha confermato nel post-gara che Ongaro non ha mai chiesto apertamente una cessione, ma con il suo contratto in scadenza a fine stagione, anche il club azzurro potrebbe pensare ad una sua monetizzazione. Tuttavia, in questo momento, con il reparto offensivo azzurro trascinato in un autentico turbinio (Manseri e Owusu hanno chiesto entrambi di essere ceduti, mentre Ganz vorrebbe anche scendere in campo ma non trova spazio nell’idea di gioco di mister Gattuso), il Novara non può certo permettersi di cedere il suo bomber di riferimento, che con i due gol rifilati alla Virtus ha inoltre raggiunto il compagno Morosini nella classifica marcatori con 6 gol all’attivo.


Nonostante i problemi di formazione, il Novara ha disputato una buona gara

Tornando invece all’analisi della partita odierna, la formazione azzurra ha vinto con merito, confermandosi nettamente più determinata e concreta degli avversari. Un successo dunque meritato, giunto nonostante le tante difficoltà sopra citate e che ha messo in risalto due qualità essenziali della squadra di Gattuso: la grande solidità in fase difensiva (con l’undicesima partita conclusa senza subite gol al passivo), a prescindere da chi di volta in volta si alterna sulla linea difensiva, ma - soprattutto - un centrocampo di carattere e qualità, con Calcagni che ha fatto pesare il suo rientro in squadra dopo l’infortunio grazie a due assist vincenti per il compagno Ongaro, ma anche ad una rete che ripaga il centrocampista dei tanti sforzi profusi in campo. E a lui si aggiunge anche Basso, forse un calciatore poco nominato ma non per questo meno importante nell’economia di gioco del Novara, in grado di destare non poche apprensioni alla difesa avversaria, come ampiamente dimostrato anche contro la Virtus.


Calcagni si è messo in luce con due assist vincenti e un gol nel recupero

È difficile stabilire se la prestazione offerta dagli avversari degli azzurri sia stata meno determinante rispetto alle loro ultime due uscite stagionali, oppure se il grande merito sia da attribuire esclusivamente a Ranieri e compagni, bravi a spegnere sul nascere ogni pericolo. Probabilmente la verità sta nel mezzo, ma questo non toglie alcun valore al Novara che ha disputato una prestazione quasi perfetta, confermandosi in un buon momento di forma dopo la partita di una settimana fa contro l’Atalanta. E se i giocatori scesi in campo, in particolar modo quelli non al 100% della condizione come Agyemang e Ongaro, tanto per fare due nomi, sono ugualmente riusciti ad esprimere un gioco all’altezza della situazione (e forse anche più del dovuto), ciò avvalora il fatto che il lavoro sin qui svolto stia dando ampiamente i suoi frutti. Ma è innegabile che per proseguire questa stagione senza troppe ansie, sia necessario completare un organico numericamente non adatto a un campionato lungo come la Serie C… ovviamente, al netto di quelle che saranno le valutazioni della società azzurra, chiamata ad una decisione in tempi assai ridotti.


Unico neo di giornata, l
infortunio occorso a Donadio

L’unico “neo” di questa importante vittoria casalinga contro la Virtus potrebbe essere dato dall’infortunio rimediato da Donadio, uscito zoppicante nella ripresa a pochi minuti dalla fine. Il giocatore più duttile a disposizione di Gattuso rappresenta una pedina molto importante negli schemi azzurri e una sua possibile perdita temporanea sarebbe difficile da gestire, forse più di ogni altro giocatore, proprio per la grande ecletticità che il giocatore ha sempre dimostrato di avere nelle sue corde. La speranza di tutti i tifosi azzurri è quindi quella di rivederlo subito in campo, già a partire dal prossimo impegno in casa del Lecco, altro avversario che non sarà facile da affrontare. E magari, prima della sfida di venerdì prossimo, sarebbe bello vedere qualche nome nuovo nella distinta del Novara, che possa offrire qualche opzione in più a Gattuso, il quale, anche contro la Virtus Verona, alla fine ha optato per due sole sostituzioni nel corso di tutta la gara.

Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi


Partita strepitosa di Ongaro, a segno per due volte di testa

NOVARA FC (3-5-2): Minelli; Cannavaro, Lorenzini, Khailoti; Donadio (dal 35'st Ghiringhelli), Basso, Ranieri, Calcagni, Agyemang; Morosini (dal 35'st Owusu), Ongaro.
A disposizione: Desjardins; Negri; Bertoncini, Camolese, Koblar, Lancini, Cancola, Attanasio, Ganz, Gerardini, Manseri.
Allenatore: Giacomo Gattuso.

VIRTUS VERONA (4-2-3-1): Alfonso; Calabrese (dal 45'st Lodovici), Catena, Toffanin, Manfrin (dal 28'st Gomez); Mehic, Metlika; Lerco (dal 28'st Bassi), Zarpellon, Amadio (dal 42'st Odogwu); De Marchi (dal 42'st Cielo).
A disposizione: Ficeli; Sibi; Contini, Filippi, Gatti, Rispoli, Ronco, Pagliuca, Cuel.
Allenatore: Luigi Fresco.

Arbitro: Sig. Fabio Rosario Luongo della sezione di Frattamaggiore (NA).
Assistenti: Sig.ra Veronica Martinelli (sezione di Seregno) e Sig. Giuseppe Minutoli (sezione di Messina).
Quarto ufficiale: Sig. Riccardo Dasso (sezione di Genova).

Marcatori: 36'pt Ongaro (N); 39'st Ongaro (N), 47'st Calcagni (N).

Ammonizioni: Morosini, Calcagni e Lorenzini per il Novara FC; Manfrin e Toffanin per la Virtus Verona.

Espulsioni: nessuna.

Calci d’angolo: 6 per il Novara FC; 5 per la Virtus Verona.

Recupero: 0'pt; 3'st.

Spettatori: 1.574 totali (1.241 abbonati abbonati e 333 paganti) con nessuna presenza di tifosi ospiti al seguito. Incasso non comunicato.

Note: giornata soleggiata ma umida, terreno in erba sintetica in ottime condizioni, temperature nella media stagionale. Prima del fischio d’inizio osservato un minuto di raccoglimento in memoria di Fabio Cudicini, storico portiere italiano di Milan e Roma, recentemente scomparso.


Nel finale, sempre Ongaro, ha sfiorato anche il tris

Cronaca: Per il Novara FC la sfida interna contro la Virtus Verona rappresenta il “debutto” davanti al proprio pubblico in questo 2025. Ma il destino è stato beffardo con gli azzurri perché la Virtus Verona, avversario odierno, arriva a questo appuntamento reduce da due vittorie consecutive, figlie di altrettante prestazioni positive, contro Lumezzane e Alcione Milano. Per mister Gattuso, poi, ci sono altre tematiche che aggravano le difficoltà di questa sfida: gli infortunati Bertoncini e Lancini presenti solo in panchina (che si sommano al lungodegente Di Munno), oltre ai tanti acciaccati e alla voglia palesata da alcuni giocatori di lasciare Novara per altri lidi, costringe a delle scelte forzate nella formazione iniziale, che per l’occasione si basa su un ritorno al 3-5-2. In difesa il Novara si schiera con Cannavaro, Lorenzini e Khailoti, mentre in mezzo al campo tocca nuovamente a Donadio adattarsi in virtù delle emergenze, collocandosi sulla fascia destra, mentre dall’altra parte troviamo un Agyemang in non perfette condizioni fisiche. In mezzo spazio a Ranieri, supportato da Calcagni e Basso. Per finire, in attacco Morosini parte dall’inizio in abbinata a Ongaro, anche lui non al top della condizione e al centro di attenzioni di mercato da parte di Arezzo e Spal. La Virtus Verona, invece, guidata dal presidente-allenatore Luigi Fresco, si affida a un 4-2-3-1, che in attacco fa affidamento su Lerco, Zarpellon e Amadio, a supporto di De Marchi in veste di punta avanzata.

In avvio di gara le due formazioni dimostrano di studiarsi, ma sono gli azzurri a confermarsi subito più determinati, provando l’inserimento tra le maglie avversarie. Il Novara inizia a controllare il gioco, mentre gli ospiti preferiscono agire di rimessa. Al 16' Agyemang non riesce a raccogliere un invitante cross in area veneta. Al 21' si fa vivo Basso, che su punizione chiama il portiere Alfonso ad una difficile deviazione in angolo. Al 28' ancora sugli scudi il portiere Alfonso, che nega il possibile gol su rasoiata di Agyemang. Due minuti più tardi ci prova Morosini, ma l’estremo difensore della Virtus risponde ancora una volta, dimostrandosi in giornata di grazia. Al 32' sempre in prima fila il Novara con Ongaro, libero in area di rigore; il canadese però sbaglia l’attimo fuggente. Al 36' il Novara passa grazie ad Ongaro che questa volta non tradisce le attese e, bruciando la difesa ospite, raccoglie alla perfezione il cross in area di Calcagni, con una perfetta inzuccata che deposita in rete il pallone. La Virtus fatica a reagire, anche se due minuti dopo Zarpellon sbaglia di un soffio la mira, con Minelli fuori causa.


Si è tornato a vedere in campo anche Owusu, sebbene per pochi minuti

Nella ripresa, il copione della partita non cambia. Dopo tre minuti di gioco, Lorenzini rischia qualcosa in difesa con una deviazione che termina di poco fuori dalla porta azzurra. Sul successivo angolo, Zarpellon di testa mette fuori dallo specchio. Al 13' doppia occasione di raddoppio per il Novara, prima con Morosini e poi con Basso, ma in entrambi i casi Alfonso nega la gioia del gol. Un minuto dopo, Lerco per gli ospiti conclude dalla lunetta ma la mira è completamente sballata. Al 17' Rainieri tira a colpo sicuro ma il pallone lambisce il palo. Al 33' palo pieno della punta rossoblu De Marchi, mentre al 39' arriva il raddoppio per gli azzurri: Ongaro centra nuovamente di testa la sfera, sempre su cross di Calcagni, in un’azione fotocopia del primo tempo, firmando in questo modo una splendida doppietta personale. In pieno recupero il Novara centra il tris con Calcagni, che su respinta dell’ottimo Alfonso, sul tiro ravvicinato di Ongaro, spedisce la sfera in rete. Termina così per 3-0 una sfida che riporta il Novara alla vittoria casalinga dopo una pausa di oltre due mesi (13a giornata). E tutto questo nonostante le tante difficoltà sopra citate.

redazione vanovarava.it

 


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