Di Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi

Il Novara FC debutta nel 2025 davanti al proprio pubblico e lo fa in un incontro molto delicato, contro la Virtus Verona, avversario da prendere con le pinze come giustamente ha sottolineato anche mister Gattuso (nella foto) alla vigilia di questo match, nella consueta conferenza pre-gara: “Veniamo da una partita fatta alla grande, dove tra l’altro non era facile. Siamo stati bravi in quella circostanza. Per quello che dovevamo fare abbiamo fatto un’ottima settimana, potrebbe solo esserci qualche problema fisico per alcuni giocatori, in quanto qualcuno oggi non si potrà allenare. Valuteremo domani se questi giocatori saranno della partita o meno. Non faccio nomi per non dare riferimenti a nessuno, ma c’è qualche giocatore che ha dei problemi fisici. Poi c’è il discorso del mercato, che in qualche modo può… infastidire ma, soprattutto, può far distrarre. Qualche giocatore ha chiesto di poter andare via e quindi vedremo il da farsi in questi giorni, sia in uscita che, ovviamente, in entrata”.

A cosa è dovuta la richiesta di questi giocatori di essere ceduti? “Per certi versi, qualcuno ha il desiderio di ritornare nella propria nazione, ma non perché non si trovasse bene qui bensì per motivi personali. Qualcun altro perché, all’interno di questi mesi, ha avuto dei problemi e ha chiesto quindi di andare via. Infine, qualcuno perché ha giocato meno degli altri. Io però sono talmente concentrato sulla partita di domani che, sinceramente, di queste cose mi importa poco, anche se ovviamente mi dispiace. Noi dobbiamo pensare di portare a casa dei punti, perché anche in un momento di difficoltà a livello numerico, la squadra è viva e ha voglia come ha dimostrato con l’Atalanta U23”.

Dall’esterno non ci si aspettava che ci fosse così tanta gente con la voglia di andare via… “Qualcosa è arrivato all’ultimo momento, sono sincero. Non mi aspettavo anch’io questa situazione, anche se qualche segnale lo avevo percepito. Io lo spogliatoio lo vivo ma non posso farlo completamente, perché non posso sapere cosa si dicono fra loro i giocatori. Tutto questo fa però parte del mercato, giustamente ognuno pensa al proprio futuro e fa i suoi ragionamenti a livello individuale che possono portare a preferire altre soluzioni. Ma, ripeto, è abbastanza normale. Io credo che il campionato sia talmente lungo che ci sia davvero bisogno di tutti e mollare già così a metà stagione, in maniera clamorosa, fa un po’ male. Fortunatamente io ho un gruppo di diversi giocatori e mi riferisco in particolar modo allo zoccolo duro, ovvero a chi c’era già nella passata stagione e che, da allora, sta tirando la carretta… Per me già questo è un punto di forza, anche se chiaramente c’è bisogno di tutti. Nel girone di ritorno tutte le squadre si rafforzano perché ognuno vuole raggiungere il proprio obiettivo. Per questo motivo le partite saranno ancora più difficili e complicate, proprio per questo dovremo farci trovare pronti”.

Tra i giocatori acciaccati, chi resta ancora obbligato a restare fermo, oltre al lungodegente Di Munno? “Di Munno sta leggermente meglio, ha iniziato a correre con intensità diversa. Ma non so di preciso quanto occorrerà ancora per recuperarlo del tutto. Lui è quasi fermo da due mesi e avrà bisogno anche del tempo per ritrovare una condizione fisica accettabile”.

Come si è svolta la settimana di allenamenti per Ongaro? “Ci ho parlato, è rientrato in gruppo e ha fatto un paio di allenamenti. Il dolore al tendine è passato, quindi si può considerare un giocatore recuperato. La sua condizione fisica non sarà al massimo perché è fermo da un po’ e dovremo capire come utilizzarlo, essendo anche in emergenza. Da parte nostra, lui non è un giocatore  in uscita. Serve ovviamente anche la volontà del giocatore, perché non si può trattenere qualcuno che non è contento, in quanto questa condizione non lo farebbe esprimere al meglio… Per lui ci sono delle richieste, non è un segreto, però capiremo assieme cosa fare. Intanto il giocatore è nostro e decidiamo noi il suo futuro, poi capiremo qual è la strada più giusta da percorrere”.

La Virtus Verona è un avversario in crescita, un cammino molto similare a quello del Novara di quest’anno… “Vero, soprattutto nell’ultimo periodo. Viene da due vittorie consecutive e ha anche cambiato un po’ il sistema di gioco. Nelle ultime due partite si è schierata con un 4-4-1-1 e ha dei giocatori che possono ricoprire più ruoli, circostanza che permette loro di modificare in corsa il modo di stare in campo. Ha trovato tanto equilibrio da quando ha cambiato modo di giocare, oltre ad avere un rendimento molto elevato. Contro l’Alcione avrebbe potuto vincere anche con un scarto maggiore di gol e con il Lumezzane ha vinto per 3-0. Quindi arriva da noi in gran forma e sarà una partita difficile da affrontare. Dobbiamo pensare solo a noi, anche la nostra ultima partita è stata ben disputata. Anche noi metteremo in campo le nostre armi”.

All’andata, seguirono tante polemiche… “Ricordo molto bene quella gara, non meritavamo di perdere. Non ci è stato concesso un rigore abbastanza netto e nell’azione successiva è stato invece concesso agli avversari un penalty in modo a dir poco generoso”.

Per il Novara, la vittoria casalinga manca dal 2 novembre… “Noi cerchiamo sempre di vincere tutte le partite, alcune volte non siamo bravi noi a farlo, altre volte c’è il merito dell’avversario. Il nostro intento sarà quello di raccogliere i tre punti contro una squadra in gran forma”.

Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi