Conferenza stampa pre Novara FC-Triestina
Di Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi
Con la sfida interna contro la Triestina, si chiude il girone d’andata. Il Novara FC vuole farlo nel migliore dei modi, ma sulla panchina avversaria i tifosi azzurri troveranno una figura “indimenticabile”, quella di Attilio Tesser, l’allenatore della duplice promozione culminata con la Serie A, che dal suo ritorno alla compagine alabardata ha già fornito un sostanziale contributo, conquistando 4 punti in 2 partite e, nell’ultima gara, superando anche con merito il Vicenza, seconda forza del campionato. Nella consueta conferenza pre-gara, mister Gattuso (nella foto) ha sottolineato questo importante aspetto: “La Triestina non è la squadra che dice la classifica, né tantomeno quella di qualche settimana fa… La Triestina è una squadra che a inizio campionato veniva data da tutti come una delle favorite alla vittoria perché ha allestito una rosa molto forte, spendendo tantissimo. È una compagine composta da tanti giocatori forti e basta vedere il curriculum dei loro giocatori per averne una conferma. Molto di questi arrivano da categorie superiori, con tanti di loro che solo un anno e mezzo fa giocavano in Serie B. Quindi ha delle individualità molto forti. Inoltre, hanno un allenatore unico nel suo genere. Conosciamo bene le difficoltà che andremo ad affrontare. Con Tesser in panchina, la Triestina quasi sicuramente giocherà con un 4-3-1-2 oppure, come alternativa, con un 4-3-2-1. Abbiamo visto che hanno ripreso ad avere una forte identità, con particolare riferimento agli ultimi due risultati. Noi però cercheremo di dare il meglio di noi stessi, come stiamo ormai facendo da un po’ di tempo”.
Lo scorso anno, entrambe le partite contro la Triestina avevano rappresentato una sorta di “beffa” per il Novara… “È difficile cancellare il ricordo di quelle due partite. Vincendo la gara di ritorno saremmo stati salvi senza passare dai play-out. Non potete capire il nostro stato d’animo quel giorno. Ad ogni modo oggi la mentalità è cambiata. E questo non è mai un aspetto semplice da infondere nella testa dei giocatori. Il nostro attuale stato di forma parte da un percorso iniziato nella passata stagione, dove si sono affrontate tante difficoltà. Ne siamo venuti fuori, anche adesso viste le importanti assenze a centrocampo che limitano non poco le scelte. Spero che tutto si possa risolvere il prima possibile, perché il calcio è imprevedibile e personalmente a me non piace una situazione del genere”.
Quindi, per la gara con la Triestina, non c’è alcun recupero dall’infermeria? “La situazione è esattamente quella della settimana scorsa. Per la precedente partita si era ipotizzato di fare affidamento su Calcagni, perché sembrava che potesse giocare uno spezzone di partita. Ma accusa ancora oggi un po’ di fastidio e non potrà essere della sfida”.
Contro il Trento il Novara ha saputo inserirsi alla perfezione negli spazi avversari, agendo di rimessa e prestando molta attenzione in fase difensiva. Con la Triestina sarà uguale? “Dovremo fare attenzione perché loro sono altrettanto bravi a fare proprio questo. Loro in attacco hanno dei giocatori di qualità. Le squadre di Tesser prediligono il gioco in verticale, dovremo prestare molta attenzione. In fase d’attacco dovremo mantenere i corretti equilibri, altrimenti potremmo andare incontro a grossi pericoli”.
Il Novara potrà però puntare su un morale molto alto, dopo la vittoria con il Trento… “Sicuramente è stata bella. Siamo andati in svantaggio, loro arrivavano da 16 risultati utili consecutivi ed è fuori discussione che la vittoria dia ancora più forze ed energie. Ma nel calcio deve sempre tutto azzerarsi e bisogna ripartire ad ogni partita. Con la Triestina serviranno tante cose per fare punti, dallo stare bene in campo, a grande determinazione e coraggio. Tesser vorrà poi fare bene in questo stadio”.
Proprio Tesser ha sottolineato la grande organizzazione del gioco azzurro, in particolare in fase difensiva… “Lo ringrazio perché detto da lui è sempre motivo di grande orgoglio. L’ho apprezzato tanto negli anni in cui era qui a Novara. C’è sempre stato un bellissimo rapporto e le sue parole valgono tanto. Sicuramente ha ragione, siamo molto organizzati in quell’aspetto, specie adesso che siamo in emergenza. Quando rientrerà questa emergenza, dovremo però migliorare qualcosa. Come ho già detto, infatti, mi piacerebbe arrivare al risultato giocando anche in modo differente, imponendo la manovra. Quando ritorneremo a disporre di un centrocampo più tecnico, allora sicuramente avremo maggiore gestione della palla e potremo andare alla ricerca del fraseggio. Ma per le caratteristiche dei giocatori a disposizione, in questo momento la squadra deve fare ciò che si è visto”.
I giocatori acciaccati che sono scesi in campo con il Trento come stanno? “Non è cambiata la situazione. Alternano allenamenti a riposi forzati, sempre per i soliti problemi”.
Morosini come sta? “Si sta allenando con maggior continuità rispetto a qualche giorno fa e in questa settimana non ha mai saltato nessun allenamento. E i risultati in campo si vedono. Rispetto a prima ha più minutaggio nelle gambe e questo è il frutto del lavoro in settimana”.
In settimana è anche arrivata la rescissione contrattuale con l’attaccante Brkic… “Lui era un 2005 e non occupava un posto nella lista imposta dalla Lega. Ha espresso il desiderio di trovare una squadra che gli permettesse di giocare. Qui non ha trovato spazio. In estate la società mi aveva detto che si sarebbe aggregato a noi, facendo parte della rosa. Se in questi mesi ci fosse stata una crescita importante si sarebbe anche potuta trovare una soluzione al nostro interno, ma il suo percorso era questo. Fra poco aprirà il mercato… dovremo solo fare attenzione a non rompere gli equilibri. La società è al corrente e, soprattutto, pronta a intervenire. Tutti gli aspetti vengono sempre concordati assieme”.