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Novara FC - Lumezzane 0-0


Di Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi

La prima partita del Novara senza il DG Pietro Lo Monaco non soddisfa integralmente la tifoseria azzurra, dato che lo 0-0 casalingo contro il Lumezzane replica quello, sempre casalingo di due turni fa, contro la Clodiense. Alla squadra di mister Gattuso è mancato qualcosa in fase avanzata, mentre al contrario - in difesa - il Novara ha dimostrato ancora una volta tutta la sua solidità, sebbene questa volta Minelli si sia dovuto impegnare in ben due circostanze per salvare la propria porta. Sul fatto che le difficoltà nell’affrontare il Lumezzane sarebbero state elevate, lo aveva già fatto presente lo stesso Gattuso nella conferenza pre-gara, ma la partita ha ben presto reso concreti questi timori, specie dopo un avvio giocato a viso aperto da entrambe le compagini, che ha reso quantomeno divertente la prima frazione di gioco. Tutto il contrario di ciò che invece è avvenuto nella ripresa, dove un calo fisiologico di energie e l’accettazione da parte di entrambe le contendenti nell’incassare un punto ciascuno, ha fatto calare drasticamente il ritmo di gioco e lo spettacolo ne ha risentito con ben poche emozioni per i (pochi) tifosi sugli spalti.

Un risultato che quindi soddisfa solo in parte… perché davanti al proprio pubblico, questo Novara non sembra sfruttare in modo adeguato il “fattore campo”, considerando che questo è il quarto 0-0 interno della stagione, dopo quelli ottenuti con Lecco, Vicenza e Clodiense. E così, con la possibilità mancata di scavalcare in classifica proprio il Lumezzane, gli azzurri devono rimandare ancora una volta il loro “esame di maturità”, confermando senza dubbio un buon organico, al quale però sembra sempre mancare qualcosa per potersi definire “squadra completa”. Anche le importanti assenze a centrocampo, nella sfida con il Lumezzane, lasciano il tempo che trovano… perché su questo aspetto gli avversari erano forse conciati anche peggio del Novara e, anche nel loro caso, gli infortuni più rilevanti erano tutti concentrati in un unico reparto. Una circostanza che, alla vigilia, rendeva senza dubbio ancora più incerto l’esito di questa sfida, iniziata in grande spolvero, con un “botta e risposta” che ha fatto presagire ad una partita molto ricca sul piano dello spettacolo e potenzialmente anche generosa di gol… ma al contrario, così non è stato. E la sfida contro un avversario infarcito di ex azzurri (ben quattro, considerando Pogliano e Malotti titolari e i subentrati Moscati e Corti) non ha consacrato né vinti, né vincitori, confermando in questo modo un equilibrio di valori che ha reso il pareggio finale il risultato più giusto per quanto visto in campo.

Il rammarico in casa azzurra, va ammesso, non può che contraddistinguere un post-partita nel quale emerge la mancata chance di avanzare in classifica e guadagnare posizioni in ottica play-off. Si è detto che nel complesso il pareggio è un risultato ugualmente utile al Novara e questo è sicuramente veritiero, ma va anche sottolineata la difficoltà che la squadra azzurra ha riscontrato nell’inserirsi tra le trame avversarie, a volte ostinandosi nel ripetere gli stessi errori più e più volte, come nel caso di Agyemang che non è mai riuscito a saltare l’uomo, provando e riprovando a scartare in dribbling il difensore di turno. Una cocciutaggine costata la mancanza di adeguati cross verso l’area avversaria e una sterilità in fase offensiva che non si è contrapposta con la bravura dai calci dalla distanza che si era invece intravista nella sfida con l’Arzignano. Inutile recriminare a questo punto su quello che sarebbe potuto essere, meglio dunque concentrarsi sul finale di questo girone d’andata che metterà il Novara di fronte a due avversari da prendere con le “molle”. Il primo di questi, il Trento, sarà un ulteriore test per capire la forza del gruppo, sperando nel frattempo di recuperare qualche pedina importante a centrocampo, prima di potersi affidare al mercato per completare un organico non esaustivo in tutti i reparti. Pur con l’incognita di chi sarà realmente a trarre le fila del mercato a gennaio…

Nel frattempo, Gattuso avrà l’arduo compito di mantenere alta la concentrazione del gruppo e di spronare i suoi ragazzi a dare il massimo contro qualunque avversario, puntando su degli stimoli che a tratti sono sembrati pericolosamente “svaniti” contro il Lumezzane… ecco, del pareggio odierno, questo è quello che fa veramente preoccupare. Perché senza determinazione e grinta, nel calcio (ma in particolare in Serie C) di strada se ne può fare davvero poca…

Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi

NOVARA FC (3-5-2): Minelli; Bertoncini, Lancini (dal 46'st Riccardi), Lorenzini (dal 37'st Khailoti); Ghiringhelli (dal 27'st Gerardini), Donadio, Ranieri, Basso, Agyemang; Morosini (dal 27'st Ganz), Ongaro.
A disposizione: Desjardins; Negri; Koblar, Migliardi, Cancola, Manseri.
Allenatore: Giacomo Gattuso.

LUMEZZANE (4-3-3): Filigheddu; Regazzetti, Pogliano, Dalmazzi, Pagliari; Tenkorang (dal 19'st Scanzi), Taugourdeau, Malotti (dal 39'st Moscati); Pannitteri (dal 27'st Ferro), Monachello (dal 27'st Corti), Iori (dal 39'st Lipari).
A disposizione: Carnelos; Ottolini; Deratti, Papetti, Arici.
Allenatore: Arnaldo Franzini.

Arbitro: Sig. Mauro Gangi della sezione di Enna.
Assistenti: Sigg. Pierpaolo Vitale (sezione di Salerno) e Roberto Palermo (sezione di Pisa).
Quarto ufficiale: Sig.ra Anna Frazza (sezione di Schio).

Marcatori: nessuno.

Ammonizioni: Ghiringhelli e Gerardini per il Novara FC; Dalmazzi, Tenkorang e Taugourdeau per il Lumezzane.

Espulsioni: nessuna.

Calci d’angolo: 4 per il Novara FC; 4 per il Lumezzane.

Recupero: 2'pt; 5'st.

Spettatori: 1.677 totali (1.241 abbonati e 436 paganti) con una piccola rappresentanza di tifosi ospiti al seguito. Incasso non comunicato.

Note: giornata soleggiata e priva di nubi, terreno in erba sintetica in ottime condizioni, temperature nella media stagionale.

Cronaca: Quella contro il Lumezzane rappresenta, per il Novara di mister Gattuso, la prima vera sfida in ottica play-off. Gli azzurri, infatti, sono dietro ai rossoblu in classifica di un solo punto e cogliendo l’intera posta in palio metterebbero in atto un vero e proprio ribaltone, tale da consolidare il loro posizionamento tra le squadre di vertice. Entrambe le squadre arrivano a questo appuntamento con delle defezioni importanti: il Novara è privo di Calcagni e Di Munno a centrocampo, di Cannavaro in difesa e di Brkic in attacco. I bresciani, invece, sono alle prese con le assenze di Pisano e di Piga, oltre a quelle di lunga data di Tremolada, D’Agostino e Terranova. Nell’ultima gara Ranieri e compagni si sono imposti sul campo dell’Arzignano, dando prova di grande compattezza. Dall’altra parte, invece, il Lumezzane è reduce da due partite dove ha raccolto molto poco rispetto alla mole di gioco prodotta. Gattuso opta per un 3-5-2 iniziale con Bertoncini, Lancini e Lorenzini a comporre il tridente difensivo. A centrocampo, invece, Donadio viene ancora una volta “adattato” al ruolo di interno, in linea con Ranieri e Basso. In attacco, infine, spazio alla coppia Morosini-Ongaro. Mister Franzini, tecnico del Lumezzane, risponde invece con un 4-3-3 che fa leva in attacco su Pannitteri, Monachello e Iori. Da segnalare anche la presenza di ben quattro ex azzurri tra le fila dei rossoblu, ovvero di Cesare Pogliano in difesa e di Manuele Malotti a centrocampo (entrambi titolari) e Marco Moscati e Nicolò Corti (in panchina).

L’avvio di gara vede il Novara partite subito forte, creando apprensione agli avversari. Tuttavia, la prima vera azione da gol è di marca ospite al 6' con un contropiede che lancia in area Pannitteri, la cui conclusione si spegne sull’esterno della rete. La risposta del Novara si concretizza all’11', quando dagli sviluppi di una punizione calciata da Basso al limite dell’area, la palla supera la barriera e viene agguantata in extremis dal portiere del Lumezzane, Filigheddu. Trascorrono sessanta secondi sul cronometro e il Novara si rende nuovamente pericoloso con Morosini, che scaglia verso la porta una conclusione dalla distanza, troppo centrale per impensierire Filigheddu. Al quarto d’ora l’occasione propizia capita al Lumezzane, con Monachello che va al tiro appena entrato in area. Decisivo Minelli che in tuffo si distende e respinge istintivamente. La gara è bella e intensa. Al 21', sulla battuta di un corner a favore del Novara, Ghiringhelli ci prova con un rasoterra che si spegne sull’esterno della rete, dando l’illusione ottica del gol. Lo stesso Ghiringhelli, al 35', perde pericolosamente palla sulla trequarti e Minelli si mette nuovamente in luce sulla conclusione ravvicinata di Iori, negando il gol all’avversario. Allo scadere del primo tempo, dagli sviluppi di un calcio d’angolo, Ongaro tocca di testa il pallone che però supera la traversa. Prima dell’intervallo c’è spazio per un nuovo sussulto: Morosini è bravo a servire Agyemang, quest’ultimo va al tiro che però viene bloccato senza problemi da Filigheddu. Sul parziale di 0-0 si rientra negli spogliatoi.

La ripresa vede un rientro in campo più determinato per il Lumezzane, con gli azzurri che abbassano pericolosamente il proprio baricentro. Gli ospiti sono bravi a non concedere spazi agli azzurri, che devono fare i conti con un avversario ben disposto in campo. Ad ogni modo, la prima azione degna di nota si registra solo al 18' quando Donadio, ben servito in area, prova la conclusione: il suo tiro rasoterra è centrale e troppo debole, facile preda di Filigheddu. Il Lumezzane sceglie di agire di rimessa chiudendosi nella propria metà campo, ma gli azzurri non trovano alcun varco utile per sfondare. Anzi… al 36' è ancora Minelli a rendersi provvidenziale, alzando sopra la traversa un calcio di punizione battuto da Taugordeau. Il finale non offre ulteriori emozioni e alla fine il Novara deve accontentarsi del secondo 0-0 casalingo consecutivo, dopo quello contro la Clodiense. Un risultato che soddisfa solo in parte, perché il ribaltone ai danni del Lumezzane non si concretizza e per gli azzurri si tratta di un’altra occasione sciupata.

redazione vanovarava.it

 



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