Pro Patria - Novara FC 1-1
Di Giovanni Chiorazzi
Peccato… perché per un attimo la scelta di schierare in attacco, contemporaneamente, sia Ongaro che Ganz, aveva dato l’impressione di portare i suoi frutti. Invece, la mossa tattica ha permesso al canadese del Novara di sbloccarsi, ma non di vincere una gara equilibrata, più di marca azzurra nel primo tempo, più a favore dei padroni di casa nella ripresa. La sensazione, alla fine, è stata quella di un confronto tra due compagini che hanno degli evidenti problemi in fase realizzativa (e non solo) e che, non a caso, hanno sin qui vinto con il contagocce: un solo successo per gli uomini di Gattuso, ancora nessuno per quelli di mister Colombo. Eppure, nonostante questo, gli spunti per centrare l’intera posta in palio ci sono stati eccome, sia da una parte che dall’altra. Nel Novara continua la lieta “sorpresa” di Agyemang sulla corsia sinistra, senza dubbio il giocatore azzurro che più ci ha creduto con le sue sgroppate. Per la Pro Patria da segnalare, oltre al gol siglato su rigore, la prestazione di Terrani che ha messo in evidenza tutta la sua esperienza. Nel mezzo, invece, tanta buona volontà, ma in concreto ancora troppo poco. E non perché Ranieri e compagni abbiano rinunciato a provarci, anzi tutt’altro… quanto perché il gioco costruito, soprattutto nel primo tempo, non ha ancora trovato un finalizzatore degno di tale nome e, in un confronto così delicato come quello contro la Pro Patria, una vittoria avrebbe fatto molto bene anche sul piano del morale oltre che per una classifica ancora troppo “ballerina” per quelle che erano le aspettative di inizio stagione.
Nel complesso, alla squadra di Gattuso, manca anche qualcuno che possa illuminare il gioco con le sue “invenzioni”, quello a cui lo scorso anno sono riusciti a mettere più di una pezza gli stessi tre uomini del centrocampo attuale, ovvero Di Munno, Ranieri e Calcagni. È innegabile che rispetto alla passata stagione vi sia stata una flessione sul piano del rendimento in questa direzione e, con la stessa identica problematica dello scorso campionato in fase realizzativa, non può ora bastare una difesa attenta a salvare la baracca… Così, come abbiamo iniziato questo editoriale, non ci resta che dire “peccato” e recriminare per una prestazione positiva, ma solo in parte, dove il vantaggio iniziale acquisito avrebbe dovuto essere gestito in modo migliore. Altro aspetto, quest’ultimo, sul quale bisognerà migliorare da qui in avanti, perché le partite contro gli avversari più accreditati devono ancora arrivare e in quel caso le possibilità di errore si ridurranno ulteriormente. Ecco perché vale la pena sforzarsi per arrivare pronti all’appuntamento. Consapevoli che siamo riusciti ad uscire “indenni” dallo “Speroni” di Busto Arsizio, circostanza sicuramente non semplice, ma siamo anche stati in grado di farci riprendere da un avversario che non ha ancora potuto gioire in campionato per una vittoria. E il rammarico, in tal senso, accresce ancora di più.
Primo gol nel campionato 2024-2025 per Easton Ongaro
PRO PATRIA (3-4-2-1): Rovida; Bashi, Alcibiade (dal 2'pt Sassaro; dal 1'st Reggiori), Cavalli; Somma, Ferri, Mallamo (dal 1'st Palazzi; dal 32'st Nicco), Piran; Terrani, Pitou (dal 29'st Curatolo); Toci.
A disposizione: Pratelli; Mehic, Beretta, Citterio, Frattini, Ferrario, Miculi, Vaglica.
Allenatore: Riccardo Colombo.
NOVARA FC (3-5-2): Minelli; Bertoncini, Riccardi, Khailoti (dal 1'st Cannavaro); Donadio, Di Munno, Ranieri, Calcagni (dal 33'st Basso), Agyemang; Ongaro (dal 33'st Morosini), Ganz (dal 21'st Manseri).
A disposizione: Desjardins; Negri; Camolese, Ghiringhelli, Koblar, Lancini, Migliardi, Jelenic, Attanasio, Brkic, Gerardini.
Allenatore: Giacomo Gattuso.
Arbitro: Sig. Fabrizio Ramondino della sezione di Palermo.
Assistenti: Sigg. Cristian Robilotta (sezione di Sala Consilina) e Andrea Mastrosimone (sezione di Rimini).
Quarto ufficiale: Sig. Mansour Faye (sezione di Brescia).
Marcatori: 22'pt Ongaro (N), 41'pt Terrani (PP) su rigore.
Ammonizioni: Somma e Pitou per la Pro Patria; Donadio per il Novara FC.
Espulsioni: nessuna.
Calci d’angolo: 11 per la Pro Patria; 6 per il Novara FC.
Recupero: 1'pt; 4'st.
Spettatori: 986 totali fra paganti e abbonati, con una discreta rappresentanza di tifosi azzurri al seguito (120 circa). Incasso non comunicato.
Note: serata nuvolosa, terreno in erba naturale in discrete condizioni, temperature nella media stagionale. Novara FC in campo con la terza divisa da gioco, con maglia, pantaloncini e calzettoni di colore nero con inserti azzurri.
Cronaca: Torna di scena il “Derby del Ticino”, rinviato rispetto alla sua programmazione iniziale per la prematura scomparsa del DS azzurro Christian Argurio. I padroni di casa sono reduci da un buon pareggio interno contro la capolista Padova, che ha messo in risalto la qualità e la grinta di una rosa, quella a disposizione di mister Colombo (ex giocatore del Novara), senza dubbio superiore al posto occupato attualmente in classifica. Ma lo stesso discorso vale per la compagine di mister Gattuso, che pur avendo perso il confronto con l’Alcione Milano ha sfoderato una prestazione dinamica e caratteriale, tanto che lo stesso allenatore azzurro ha definito quella contro gli “orange” la partita più bella disputata dai suoi sino ad oggi. Anche per tutti questi motivi, diventa assai difficile sbilanciarsi in un pronostico per una gara che sulla carta potrebbe avere molteplici scenari. I “tigrotti” scendono in campo con il consueto 3-4-2-1 tanto caro a mister Colombo, facendo affidamento in attacco su Terrani e Pitou, a supporto dell’unica punta avanzata Toci. Il Novara risponde con l’altrettanto consueto 3-5-2, puntando quindi su una maggior attenzione in fase di copertura, dove davanti a Minelli fra i pali troviamo il tridente difensivo composto da Bertoncini, Riccardi e Khailoti. A centrocampo, dal primo minuto, il tecnico punta sul collaudato tridente composto da Di Munno, Ranieri e Calcagni, mentre sugli esterni agiscono Donadio a destra e Agyemang a sinistra. In attacco la grande novità, con l’impego contemporaneo di Ongaro affiancato da Ganz.
L’avvio di gara è di marca azzurra, con Donadio che ci prova quasi subito ma la sua conclusione termina sul fondo. Il pallino del gioco resta in mano agli uomini di Gattuso, ma di chiare occasioni da gol - nei primi dieci minuti - non se ne registrano, specie per l’attenta difesa dei padroni di casa. Al 12' la Pro Patria ha una chance con Terrani e Pitou, ma Bertoncini e compagni fanno buona guardia. Al 21' gli uomini di mister Colombo si rendono pericolosi con Terrani che si accentra verso l’area e, subito dopo, cambia direzione, ma in qualche modo la difesa azzurra riesce a spazzare. Pochi secondi dopo arriva il gol del Novara: Ongaro entra in area sulla destra, ipnotizza Rovida e spedisce il pallone nell’angolino basso alla sua sinistra. La reazione della Pro Patria è affidata a Ferri che, al 27', prova la conclusione ma la mira è sballata. Pochi istanti dopo ai padroni di casa viene concessa una punizione dal limite: alla battuta va Terrani, la sfera viene intercettata da Pitou al volo, poi l’azione si spegne in una rimessa laterale. Al 33' Agyemang, molto ispirato, prova la conclusione che viene deviata in angolo. 37' Punizione anche per il Novara calciata da Ranieri che sfiora il palo. Al 39' Sassaro entra in area e Riccardi, per fermarlo, deve stendere l’avversario. Rigore abbastanza evidente, sul quale neppure gli azzurri hanno più di tanto protestato. Alla battuta va Terrani che spiazza Minelli e riporta in parità la sua squadra. Prima dell’intervallo c’è spazio per un altro tiro della Pro Patria, calciato ancora da Terrani, che però viene bloccato senza problemi da Minelli.
La ripresa vede i padroni di casa più reattivi, ma senza grossi sussulti. Al 10' Terrani ha una ghiotta occasione per mettere a segno una doppietta, ma la sciupa: con una conclusione dalla distanza che non inquadra lo specchio. 17' Ferri serve Toci che, di testa, sbaglia mira. Al 20' Calcagni va alla conclusione da distanza ravvicinata, para d’istinto Rovida salvando la sua squadra. Nell’ultimo quarto d’ora sono i bustocchi a tenere il pallino del gioco, ma con il Novara che mantiene alta la guardia. A provarci è prima Piran e poi Toci, ma in entrambe le occasioni Minelli non si fa sorprendere. I quattro minuti di recupero assegnati dal direttore di gara non servono a nessuna delle due compagini e il “Derby del Ticino” termina con un pareggio che, a conti fatti, soddisfa solo in parte sia il Novara che la Pro Patria.
redazione vanovarava.it