Diamanti grezzi
Di Alice Previtali
Non c’è cosa più fastidiosa dell’essere obiettivamente consapevoli di quanto è immeritato il posto che si occupa. Non c’è cosa più dolorosa di percepire che i nostri punti deboli siano divenuti forze e, nonostante questo, non bastino a schiacciare la sfortuna. Non c’è cosa più amara nel constatare che se sommiamo le sviste degli altri - arbitri, soprattutto - a quest’ora saremmo qui a parlare con altri sentimenti in mano. Già, perché tutto ciò che abbiamo sempre evitato di considerare un alibi o un giustificativo per coccolarci, ora che anche i jolly hanno fatto il loro, diventa il motivo del posto che occupiamo.
Perché diciamocelo chiaramente, se anche con l’assenza di Calcagni (sommata alle altre importanti) siamo riusciti a tenere testa ad una squadra che primeggia dall’inizio di campionato nei posti alti in classifica ed è riuscito a segnare un gol anche Ongaro - su cui nessuno avrebbe scommesso - allora significa che la forza che questa squadra ha è imparagonabile, rara ed encomiabile, un fiore all’occhiello che dobbiamo ben enfatizzare e tenere in considerazione per quest’ultima settimana di stagione regolare, la più tosta anche a livello emotivo. Finisce qualcosa e non sappiamo come, oppure continua ma non sappiamo dove.
Easton Ongaro ce l’ha fatta, ce l’ha fatta sostenuto dai compagni, ce l’ha fatta nonostante la lingua diversa che sicuramente ha portato limiti comunicativi (un bene forse per non sentire le critiche che ognuno di noi gli ha dedicato almeno una volta), il clima diverso, il calcio diverso. Ce l’ha fatta nel suo ingestibile - calcisticamente parlando - metro e 98 con cui spesso si trova ad inciampare nelle sue stesse gambe. Ce l’ha fatta, partita dopo partita e non si tratta di fortuna, solo di un estenuante lavoro settimanale che ha riguardato tutto lo staff del Novara FC.
E seppur niente ci è regalato e la fatica è davvero imponente, non è il momento di mollare la presa. Siamo a galla grazie alle nostre forze, una squadra evoluta e matura, a sudarsi davvero il posto che si merita. Mai scontati, mai banali e mai scoraggiati. Come diamanti grezzi, pietre preziose dalle grandi potenzialità che sostano al posto dei semplici sassi, temprati e corretti seppur, ora come ora, vulnerabili ma consapevoli che la vulnerabilità è il luogo di nascita di creatività, innovazione e cambiamento. E allora ci vediamo domenica, ognuno con il proprio cuore azzurro che pulserà all’unisono per abbracciare una squadra che tutto si può dire tranne che non sia portatrice sana di tifo, emozioni genuine e sentimenti puri.
Forza ragazzi, forza Novara!!!