Novara FC - Virtus Verona 1-0
Di Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi
Il Novara FC dà ottimi segnali di crescita collettiva e contro la Virtus Verona, avversario ben più in alto in classifica degli azzurri, mette a segno la seconda vittoria consecutiva dopo quella ottenuta nel turno precedente con la Giana Erminio. Per la formazione di Gattuso è un risultato molto prezioso, perché i tre punti conquistati riducono ulteriormente il gap con le avversarie che precedono ma, soprattutto, perché il confronto con la compagine veneta ha dimostrato un Novara decisamente diverso da quello che nella gara d’andata non riuscì ad andare oltre un 1-1. Ranieri e compagni sembrano infatti aver trovato una compattezza ben concreta in fase arretrata e il tridente composto da Lancini, Bertoncini e Lorenzini offre ampie garanzie. Non può certo dirsi un caso se la Virtus Verona, squadra con giocatori molto esperti per quanto riguarda il reparto avanzato, ha visto limitare al minimo le proprie occasioni offensive. Sugli esterni, invece, il Novara sembra davvero aver trovato la soluzione più ottimale, con Kerrigan (oggi in Tribuna VIP era presente l’ex DS azzurro Carlalberto Ludi per visionarlo, dato che il giocatore è solo in prestito al Novara e ancora di proprietà del Como) e Urso, entrambi “devastanti” sulle rispettive fasce di competenza e che contro la Virtus Verona hanno dato molto filo da torcere alla difesa avversaria. Ancora una volta, però, il reparto mediano è stato quello protagonista in positivo e non solo per via del fatto che la rete sia arrivata da un centrocampista, con Di Munno alla sua seconda marcatura in questo campionato, quanto perché il numero di contrasti vinti, sommato alla capacità di arrivare spesso al cross e di inserirsi spesso tra le trame difensive della Virtus, ha decretato una totale superiorità nel gioco da parte degli uomini di Gattuso. E questo nonostante un campo reso molto scivoloso dall’insistente pioggia caduta durante tutto l’incontro, che sicuramente non ha aiutato il Novara, ovvero la squadra maggiormente interessata ad una fase di attacco e con qualità tecniche che spesso vengono azzerate in condizioni di gioco proibitive come quelle odierne.
Per Di Munno seconda rete in campionato
L’unico “neo”, se si vuole fare un’analisi obiettiva a questo punto della stagione, è la necessità di migliorare la fase realizzativa, dato che gli attaccanti azzurri faticano ancora a trovare la via del gol, un po’ per la poca cattiveria nell’area avversaria, un po’ per un gioco ancora troppo “macchinoso” e poco fluido, probabilmente dettato dal fatto che occorra ancora del tempo ai nuovi giocatori di integrarsi (anche se di fronte, gli azzurri, hanno trovato un portiere avversario in evidente giornata di grazia!). Del resto la scelta di Gattuso di partire in attacco con due nuovi arrivi dal mercato di riparazione, ovvero Ongaro e Bentivegna, rappresenta una mossa forse azzardata ma comprensibile se si vuole che tutta la rosa raggiunga il prima possibile la miglior condizione fisico-atletica. Sul piano mentale, invece, il cambio rispetto alla squadra di qualche mese fa è già abbastanza evidente: la prova più concreta di questa maturità (termine usato dallo stesso Gattuso nel post-gara e non certo a caso) è stata quella di non abbattersi dopo il fallito penalty calciato da Bentivegna poco prima dell’intervallo, che avrebbe potuto avere ripercussioni negative nell’andamento della gara. Invece, sin dalle prime battute della ripresa, il Novara ha subito dimostrato di volere la vittoria, ben consapevole dell’importanza di questo primo ravvicinato impegno casalingo, cui farà seguito quello di martedì prossimo contro la Pro Sesto, altro appuntamento dove la compagine azzurra dovrà cercare di ottenere l’intera posta in palio, a qualunque costo, per uscire anche prima di quanto si potesse sperare da una situazione di classifica che ad un certo punto del campionato era diventata a dir poco preoccupante.
Per Bentivegna un rigore fallito
Ora, al contrario, i tifosi del Novara possono rallegrarsi per una squadra in netta crescita (di gioco e di risultati) e che di partita in partita dimostra come la meticolosità nel non lasciare nulla al caso stia dando tutti i suoi frutti. Se arriveranno anche i gol degli attaccanti a completare questo scenario, allora anche gli obiettivi potrebbero diventare diversi, sebbene in questo momento sia corretto concentrarsi unicamente su una salvezza ancora lontana, ma non più tantissimo come un paio di mesi fa. La vittoria, che aiuta anche sul piano del morale, dimostra infine che a due terzi di campionato ormai finiti in archivio, anche la squadra di Gattuso possa dire la sua e di questo ne avranno preso atto anche le avversarie che ancora devono giocare contro il Novara: altro aspetto da tenere in considerazione per non farsi cogliere impreparati di fronte a nessuno, a prescindere da chi sia l’avversario. E poco importa se la Pro Sesto, prossima avversaria, giunga a questo appuntamento più fresca sul piano della condizione per non aver giocato la 25a giornata contro l’Alessandria a causa dell’impraticabilità del campo… perché nel calcio le motivazioni possono far trovare energie di cui neppure si era a conoscenza, specie se sommate alla voglia di riscatto di un gruppo che sembra davvero coeso verso un’unica destinazione: il bene del Novara FC.
Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi
Il portiere della Virtus Verona ha salvato la sua porta in più occasioni
NOVARA FC (3-5-2): Minelli; Lancini, Bertoncini, Lorenzini; Kerrigan (dal 41'st Boccia), Di Munno, Ranieri, Calcagni, Urso (dal 41'st Migliardi); Bentivegna (dal 22'st Corti), Ongaro (dal 22'st Scappini).
A disposizione: Desjardins; Menegaldo; Bonaccorsi, Cannavaro, Caradonna, Caravaca, Ngamba, Schirò, Donadio, Vilhjalmsson.
Allenatore: Giacomo Gattuso.
VIRTUS VERONA (3-4-1-2): Sibi; Ruggero, Cabianca, Mazzolo (dal 35'st Zigoni); Daffara, Zarpellon (dal dal 26'st Begheldo), Metlika (dal 35'st Toffanin), Demorivic (dal 26'st Danti); Vesentini; Gomez, Ceter (dal 37'pt Amadio).
A disposizione: Voltan; Zecchin; Mehic, Manfrin, Ntube, Lodovici, Ambrosi.
Allenatore: Luigi Fresco.
Arbitro: Sig. Abdoulaye Diop della sezione di Treviglio (BG).
Assistenti: Sigg. Mario Chichi (sezione di Palermo) e Alessandro Cassano (sezione di Saronno).
Quarto ufficiale: Sig. Giacomo Pasquetto (sezione di Crema).
Marcatori: 21'st Di Munno (N).
Ammonizioni: Ranieri e Lorenzini per il Novara FC; Daffara, Ruggero, Demirovic e Mazzolo per la Virtus Verona.
Espulsioni: nessuna.
Calci d’angolo: 7 per il Novara FC; 1 per la Virtus Verona.
Recupero: 2'pt; 4'st.
Spettatori: 2.484 totali (2.310 abbonati e 174 paganti) con nessuna presenza di tifosi ospiti al seguito.
Note: giornata abbondantemente piovosa e molto umida, terreno in erba sintetica in ottime condizioni ma estremamente scivoloso per la pioggia, temperature nella media stagionale. Al 42'pt Bentivegna (N), su parziale di 0-0, ha fallito la trasformazione di un rigore per un fallo in area su Urso.
Tra i migliori in campo, Urso ha dimostrato una grande condizione
Cronaca: Pioggia costante e incessante nella 25a giornata, che continua a scendere anche alle 18.30 quando il giudice di gara dà inizio al match, che vede i ragazzi di Gattuso sfidare la Virtus Verona, reduce dal pareggio con il Padova. Il Novara FC spera di riuscire a trovare una vittoria casalinga, sino ad oggi sempre molto difficile da ottenere, ma dalla sua può contare sulla rosa quasi al completo: ritorna Lancini e rimane indisponibile il solo Khailoti. La Virtus Verona, con mister Fresco, ha salutato Casarotto e Faedo ma si è rafforzata con l’arrivo di Amadio e l’integrale guarigione di Ceter.
Altra grande partita di Kerrigan
Il Novara parte con il consueto 3-5-2 e Giacomo Gattuso si affida ad un duo d’attacco inedito, composto da Bentivegna e Ongaro. L’ex Juve Stabia prova una conclusione da fuori area nei primi minuti che, però, termina alta sopra la traversa. Ci prova subito dopo Ongaro, il cui tiro di testa finisce tra i guantoni del portiere avversario. Al 12' il “titanico” Urso prova una decisa conclusione e Sibi sventa la stessa facendo guadagnare agli azzurri un calcio d’angolo. Rispondono gli ospiti con Ceter che al 16' calcia diretto in porta, bravo Minelli a tuffarsi. Calcagni spaventa Sibi con un tiro che lo mette in difficoltà, ma l’estremo difensore veneto riesce a bloccare. Al 32' Cabianca, con un rasoterra, sfiora il palo. Ranieri “silura” un pallone dai venti metri sbalordendo gli avversari, ma l’azione termina con un corner a favore degli azzurri. Al 37' Urso è abile ad andare al cross sul quale Ongaro, di testa, sfiora il montante della traversa. Al 41' Daffara in area stende Urso con una sbracciata e l’arbitro, da buona posizione, non ha dubbi indicando il dischetto. A incaricarsi della battuta è Bentivegna che però si vede ribattere la sua conclusione da Sibi, il quale indovina l’angolo alla sua destra e sventa con bravura. Sul parziale di 0-0 termina la prima frazione.
Si torna a festeggiare in Curva Nord
Alla ripresa il Novara parte ancora convinto, con Di Munno che all’8' prova la conclusione ma ancora una volta il portiere avversario non si lascia ingannare bloccando in tuffo. L’occasione del Novara arriva con Ongaro, non fermato dalla difesa avversaria su perfetto invito di Kerrigan, che si trova davanti al portiere ma decide di servire il compagno Di Munno, il quale - in corsa - spedisce la palla rasoterra nell’angolo sinistro della porta avversaria. È l’1-0 per gli azzurri che sotto la pioggia festeggiano il gol. Poco dopo, pericolo per la squadra di Gattuso con Cabianca che, dopo un calcio di punizione, silura di testa la palla su una traiettoria precisa, ma Minelli devia schivando il pericolo. Sono quattro i minuti di recupero che il Novara usa per difendere il risultato e portare a casa una vittoria ottenuta con caparbietà, incamerando al triplice fischio finale altri tre punti, in una vittoria casalinga che i tifosi azzurri non gustavano dal 6 gennaio 2024, ottenuta nel derby contro l’Alessandria. Procede dunque l’ascesa in campionato del Novara, dove le altre invece sembrano rallentare.