Novara FC - Pergolettese 2-1
Di Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi
217 giorni… Tanto ha impiegato il Novara FC per tornare alla vittoria in campionato. Una vittoria sofferta, forse non figlia della miglior prestazione in campo disputata sino ad oggi, ma senza dubbio che riporta morale in tutto l’ambiente, con tre punti preziosi per la classifica e anche con la ritrovata consapevolezza di un gruppo che ha dimostrato di non mollare mai, neppure di fronte all’ennesimo svantaggio iniziale. E poco importa se la posizione in classifica resta la medesima per gli uomini Gattuso, perché considerando anche il pareggio ottenuto in casa della Pro Vercelli, la percezione di qualcosa di diverso va ben oltre una semplice inventiva dei tifosi o degli addetti ai lavori. Gli azzurri sono infatti riusciti, con un modulo a loro più congeniale (il 4-3-3) a risultare maggiormente incisivi nelle loro manovre, sebbene gli errori individuali continuino a persistere e anche la rete subita contro la Pergolettese si può attribuire ad uno di essi. Una vittoria che, paradossalmente, sarebbe potuta essere negata da un direttore di gara, il sig. Manedo Mazzoni, che nel corso dei novanta minuti ha suscitato non poche perplessità, ma che ha saputo dare il “meglio di sé” nel finale quando, di fronte ad una rete messa a segno da Donadio dopo un netto fallo in area commesso su Bonaccorsi, quest’ultimo ha optato per assegnare il penalty al Novara anziché convalidare il gol come prevede il regolamento del gioco del calcio… una circostanza che avrebbe potuto avere dei pericolosi strascichi, in primis perché un rigore va sempre trasformato e poi per la “pressione” su Rossetti, auto-incaricatosi della battuta, sul quale si sono riposte le speranze di tutto lo stadio per non vedere materializzarsi l’ennesima “beffa” di questo campionato. Per fortuna, però, questa volta la sorte ha sorriso agli azzurri che alla fine hanno potuto festeggiare sotto la Curva Nord, dove poco prima si era potuto gioire anche per un altro rigore trasformato, quello calciato da D’Orazio, forse meno brillante del solito (inizialmente schierato in un ruolo che non gli permette di esprimere tutte le sue qualità migliori) ma sempre determinante al momento del bisogno.
Simone Rossetti, al suo secondo gol il campionato con la maglia azzurra
Sul piano della prestazione, come sopra detto, il Novara non ha sfoggiato la sua miglior partita e lo stesso Gattuso, nelle interviste post-gara, lo ha ammesso in modo molto onesto. Ma era indispensabile portare a casa i primi tre punti della stagione e il fatto che gli azzurri ci siano riusciti pur fra mille difficoltà - e considerando l’ennesima circostanza di svantaggio iniziale - la dice lunga su quelle che sono le possibilità di Ranieri e compagni di risalire la china in classifica. Restano ovviamente molto ampi i margini di miglioramento, in una gara, quella contro la Pergolettese, che ha messo in risalto le lacune nel mantenimento del possesso palla ma anche nella fase di impostazione, con gli avversari bravi a mettere apprensione agli uomini di Gattuso, specie a centrocampo, arrivando rapidamente all’area presidiata da Desjardins, ritornato decisivo con un paio di interventi nel salvare la propria porta e il risultato.
Così, a cinque giornate dalla fine del girone d’andata non appare più così arduo il compito di abbandonare il desolante ultimo posto in classifica, magari puntando ad un rinforzo in fase arretrata, autentico “cruccio” di un campionato che vede sempre il Novara tra le squadre più “perforate” non solo del proprio girone, bensì di tutta la terza serie nazionale.
Due gol sotto la Curva Nord per il Novara contro la Pergolettese
Se poi a tutto questo si dovesse sommare anche qualche episodio a favore (il Novara, sino ad oggi, non aveva beneficiato di nessun penalty), allora la situazione comincerebbe ad apparire meno critica, a patto che questo non faccia illudere troppo tutto l’ambiente che deve rimanere con i piedi per terra… confermandosi pratico e cinico come fatto nella sfida odierna, forse meno bello da vedere, ma senza dubbio più orientato ai fatti che alle parole. Facendo di necessità virtù, in attesa di capire quale sarà il destino di una società che anche oggi, sugli spalti, è stata accostata a possibili nuovi acquirenti, salvo poi una smentita (non ufficiale) del suo patron, Massimo Ferranti. Ma poco importa del resto, visto che i tifosi possono finalmente esultare per una vittoria e, su di essa, fare anche un po’ di auto-ironia per la lunga attesa, con la speranza che qualche imprenditore (della zona o non) si innamori dei colori azzurri e ci “regali” delle emozioni che solo pochi anni fa ci hanno portato sul gradino più alto del calcio italiano.
Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi
NOVARA FC (4-4-1-1): Desjardins; Boccia, Bonaccorsi, Bertoncini, Urso (dal 36'st Migliardi); Di Munno (dal 17'st Bagatti), Ranieri, Calcagni (dal 36'st Speranza), D’Orazio (dal 39'st Gerbino); Donadio; Corti (dal 17'st Rossetti).
A disposizione: Boscolo Palo; Menegaldo; Caradonna, Martinazzo, Prinelli, Scaringi, Scappini.
Allenatore: Giacomo Gattuso.
PERGOLETTESE (3-5-2): Soncin; Tonoli (dal 25'st Capoferri), Arini (dal 50'st Bignami), Piccinini; Bariti, Mazzarani (dal 13'st Aucelli), Artioli, Figoli, Lambrughi; Guiu, Caia (dal 25'st Caccavo).
A disposizione: Cattaneo; Doldi; Andreoli, Bozzuto, Cerasani, Jaouhari.
Allenatore: Matteo Abbate.
Arbitro: Sig. Edoardo Manedo Mazzoni della sezione di Prato.
Assistenti: Sigg. Lorenzo Chillemi (sezione di Barcellona Pozzo di Gotto) e Filippo Pignatelli (sezione di Viareggio).
Quarto ufficiale: Sig. Sebastian Petrov (sezione di Roma 1).
Marcatori: 17'pt Figoli (P); 10'st D’Orazio (N) su rigore, 49'st Rossetti (N) su rigore.
Ammonizioni: Bonaccorsi, Calcagni, Di Munno, D’Orazio, Donadio e Rossetti per il Novara FC; Lambrughi, Guiu, Figoli e Piccinini per la Pergolettese.
Espulsioni: Matteo Abbate (allenatore Pergolettese) per insulti alla terna arbitrale a fine partita.
Calci d’angolo: 4 per il Novara FC; 5 per la Pergolettese.
Recupero: 0'pt; 5'st (8'st effettivi).
Spettatori: 2.651 totali (2.310 abbonati e 341 paganti).
Note: giornata soleggiata, terreno in erba sintetica in ottime condizioni, temperature al di sopra della media stagionale. Prima del fischio d’inizio osservato un minuto di raccoglimento in occasione della “Giornata Mondiale delle Vittime della Strada 2023”.
Cronaca: La 14a giornata di campionato per il Novara FC viene disputata sul manto sintetico di casa, nella sfida che vede gli azzurri ospitare la Pergolettese di Matteo Abate, squadra che staziona in classifica a metà graduatoria con 16 punti, ma reduce da due “pesanti” sconfitte contro Mantova e Atalanta U23. I convocati di Gattuso sono sempre 23, in uno stato di forma e di lavoro che lui stesso ha dichiarato alla vigilia “Essere il migliore in assoluto dal suo arrivo”. Ad accompagnare i giocatori azzurri, l’umore positivo e stimolante dopo il pareggio conquistato contro la Pro Vercelli e, soprattutto, dopo aver segnato ben 3 gol nei 90 minuti.
Dopo un minuto di silenzio per commemorare la “Giornata delle vittime della strada”, con il fischio d’inizio dell’arbitro Edoardo Manedo Mazzoni, si dà il via alla all’attesa sfida. Al 9' i ragazzi di Abbate non riescono ad approfittare della prima occasione in loro favore, con Bariti che di fronte a Desjardins vede bloccarsi una possibile occasione da gol. Circostanza che riconquistano al 17', questa volta con una rete, che firma lo 0-1 dopo una punizione sulla quale la palla finisce tra i piedi dell’ex Mazzarani, lasciato libero dalla difesa novarese; il centrocampista intercetta Figoli che, di testa, centra l’incrocio dei pali azzurro. Il Novara dimostra di essere presente in campo, con alcuni tiri pericolosi ma ancora imprecisi (da segnalare quello insidioso dalla distanza di Donadio), rientrando ancora una volta negli spogliatoi con un punteggio che li vede sotto di un gol.
Alla ripresa, in Novara dimostra di essere vivo e “impensierito” da un arbitraggio piuttosto soggettivo, che spesso interrompe azioni che avrebbero potuto concludersi in maniera abbastanza eloquente. Al 10' i padroni di casa guadagnano un calcio di rigore, dopo che Arini commette fallo su Donadio. Sul dischetto si presenta D’Orazio che non sbaglia. 1-1 e la partita è riaperta, lo stadio ci crede ed è forte il tifo, dalla Curva Nord alla tribuna centrale, mentre lo stesso Gattuso invita i tifosi ad incitare i giocatori. Rossetti, subentrato nel secondo tempo, impensierisce Soncin, pronto a respingere il pallone prima che varchi la linea di porta. Il Novara trema, Desjardins si oppone deciso ad un “siluro” di Bariti. A pochi minuti dalla fine del recupero (concessi 5 minuti), centra la rete il numero 10 azzurro, Christian Donadio, ma il giudice di gara blocca l’esultanza indicando il calcio di rigore, della cui battuta questa volta si incarica Rossetti che non fallisce, come a rimarcare il territorio. Il Novara finalmente guadagna i 3 punti, in un match tutt’altro che placido e corretto, vincendo 2-1 in un tripudio di calore e tifo, di felicità e anche di commozione, sensazioni che avevamo tutti bisogno di riassaporare.