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Il simbolo di Novara!


L’intervista a Giuseppe Falcao


Di Massimo Corsano

Giuseppe Falcao nasce a Roma il 22 luglio 1981. E’ il figlio di Paulo Roberto Falcao, soprannominato dai tifosi romanisti “L’ottavo re di Roma”. In questa intervista ci parla della finale di Champions League, dei mondiali di calcio che inizieranno a metà giugno in Russia e della partita che sabato prossimo vedrà il Novara giocarsi un “pezzo” di permanenza in Serie B sul campo del Perugia.

Raccontaci del tuo rapporto con il mondo del calcio… “Faccio l’opinionista, in televisione e in radio, per adesso è più una passione che una professione, se in futuro ci sarà qualcos’altro ben venga altrimenti continuerò a farlo come passione... mi piace parlare di calcio, scrivo sui social dove parlo di Roma e di calcio in generale, prima di tutto sono un tifoso e poi un amante del calcio. Da bambino ho giocato anche a calcio, però mi piaceva di più giocare a tennis”.

Come si vive a Roma, portando il cognome Falcao? “Da bambino, quando ho giocato a pallone, le persone mi seguivano e mi mettevano un po’ di pressione. Nella vita di tutti i giorni è un cognome comunque “pesante”, le persone sono curiose e vogliono sapere. A Roma, in particolare, dopo Francesco Totti forse è stato il calciatore più importante, poi è un cognome talmente particolare che le persone lo associano subito”.

Da tifoso della Roma, cos’è mancato alla squadra di Eusebio per raggiungere la finale di Champions League? “E’ stato un bel sogno che abbiamo vissuto da gennaio in avanti, poi pian piano questo sogno si è alimentato con le prestazioni in casa dove la Roma ha giocato ottime partite, eliminando lo Shakhtar Donetsk e poi il Barcellona. La finale era alla portata, purtroppo il Liverpool ha messo qualcosa in più nelle due partite e - al netto degli errori arbitrali che ci sono stati - ha meritato la finale... con un minimo di attenzione in più, a Liverpool la Roma avrebbe potuto farcela”.

La tua squadra favorita tra Real Madrid e Liverpool? “Il Real Madrid per me è più forte, inoltre la squadra spagnola è abituata a giocare partite secche; l’unica speranza del Liverpool e che il Real Madrid ha già vinto due Champions League di fila, quindi può subentrare un discorso di statistica in favore della squadra inglese”.

Tra poco inizieranno i Mondiali, dove la Nazionale italiana non ci sarà, il tuo giudizio sul calcio italiano? “Bisogna ripartire seriamente, con un gruppo compatto. Quasi certamente sarà Mancini il nuovo C.T, mi auguro che faccia delle scelte radicali e che non convochi dei calciatori a fine carriera, ma che riparta con un gruppo di una trentina di calciatori con un’età medio-bassa... non tanto per l’Europeo che verrà, dove mi auguro che faremo bene, ma per il prossimo Mondiale tra quattro anni dato che, essendo una competizione a livello internazionale, è più sentita”.

Il Novara, sabato prossimo, sarà impegnato nella delicata trasferta a Perugia, che partita prevedi? “Seguo la Serie B e in particolare il Frosinone per simpatia. Prevedo una partita difficile per la squadra novarese, guardando la classifica il Perugia può ritenersi soddisfatto del suo campionato dove è già praticamente qualificato ai play-off, ha un margine importante di 5 punti sul Foggia che è l’unica squadra che può ancora impensierirlo. Per fortuna, però, il calcio italiano ha cambiato mentalità in questi ultimi anni e nessuno regala più niente a nessuno. Quindi prevedo una partita combattuta. Il Novara, per la rosa che ha, potrebbe avere qualche punto in più. Dopo Perugia giocherà in casa contro l’Entella, credo che la squadra azzurra abbia tutte le carte in regola per fare quattro punti nelle ultime due partite. Ho un bel ricordo del Novara in Serie A, ricordo la Roma di Luis Enrique che vinse 2-0 a Novara ma soffrendo, fu una partita molto bella. Faccio un grosso in bocca al lupo al Novara per le ultime due gare”.

E noi ovviamente rispondiamo con un… “crepi il lupo”. Ringraziamo Giuseppe Falcao per l’intervista e gli auguriamo che la sua passione da opinionista diventi una professione a tutti gli effetti.

Massimo Corsano

 



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