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Il simbolo di Novara!


Conferenza stampa pre Cesena-Novara


Di redazione vanovarava.it

Alla vigilia della partenza per Cesena, dove il Novara giocherà la penultima trasferta di campionato, è intervenuto in conferenza stampa mister Boscaglia (nella foto) per presentare la prossima partita e fare il punto della situazione sulla squadra azzurra.

Come ha visto la squadra mister Boscaglia durante questa settimana? “C’è tanta volontà di riscatto, cosi come deve esserci, perché abbiamo un po’ tutti capito di aver fatto degli errori, soprattutto durante la partita con il Brescia, ma dobbiamo guardare avanti…”.

In casa azzurra ci sarà qualche problema di formazione, soprattutto a centrocampo, vista anche la squalifica di Casarini e la condizione precaria di Cinelli… “A centrocampo abbiamo Selasi e Nardi, che è un giovane molto promettente della Primavera, quindi numericamente - e non solo - ci siamo. Cinelli invece ha avuto un piccolissimo affaticamento, partirà con noi ma vedremo domani come starà”.

In porta è possibile un avvicendamento tra Da Costa e Montipò? “In settimana David ha avuto un problema alla spalla, quindi è probabile che giochi Montipò”.

I numeri dicono che il Novara può ancora raggiungere i play-off... “Bisogna fare punti e basta, prima per raggiungere la sicurezza matematica, poi perché abbiamo necessità di guardare ad un avversario per volta. La quota salvezza si è alzata tanto e ci sono tanti scontri diretti, per questo - nonostante l’ampio margine - vogliamo fare punti”.

Il Cesena che squadra è? “Ha commesso qualche errore, ma come un po’ tutte le squadre; hanno avuto dei cali, con alternanze di risultati e adesso sembrano usciti definitivamente dal periodo negativo. Stanno attraversando un buon momento, per cui temiamo tutti i giocatori del Cesena. Naturalmente in avanti sono molto pericolosi e questo nonostante l’assenza di Ciano per squalifica”.

Dopo la partita con il Brescia, mister Boscaglia ha fatto autocritica. In cosa ha sbagliato di preciso? “Credo che sia giusto che l’allenatore si prenda tutta la responsabilità di ciò che accade in campo, perché se la squadra non rende - indipendentemente dagli uomini utilizzati - è comunque frutto delle decisioni prese dal tecnico. Forse non mi sono accorto di qualche situazione che non andava, qualche calo di forma di uno o più giocatori, oppure qualche situazione tattica che non abbiamo previsto. Non per cercare scuse, ma con settimane più corte di allenamento abbiamo potuto lavorare meno su determinate condizioni e spesso abbiamo dovuto fare la conta per i giocatori a disposizione. L’autocritica nasce dal fatto di come sia giusto che l’allenatore si prenda le sue responsabilità per quello che succede in campo; poi all’interno dello spogliatoio si sa chi - più o meno - ha sbagliato. Ma io dico spesso ai ragazzi che a sbagliare un po’ di più è sempre l’allenatore ed è giusto che sia lui a fare da scudo attribuendosi le responsabilità tecniche, tattiche e a livello di scelta. Penso che sia giusto così. Gli errori li abbiamo commessi un po’ tutti, io per primo”.

La squadra dunque non è già in vacanza… “Posso garantire che non è così, la squadra non si sente appagata e neppure tranquilla”.

Può esserci del timore nell’affrontare la prossima partita, anche per Boscaglia stesso? “Prima di una partita non bisogna mai rimanere tranquilli, perché le partite nascondono tante insidie. Essere troppo tranquilli a volte può essere un suicidio, io dico sempre ai ragazzi che bisogna avere il senso del pericolo, perché il pericolo ti dà sempre un’attenzione diversa. E il discorso vale anche per l’allenatore… La società può ovviamente prendere tutte le decisioni del caso, ma dal punto di vista professionale mi sento tranquillo”.

Il presidente ha incontrato la squadra in settimana? “No, questa settimana no”.

Era stato proprio De Salvo a confermare, una volta giunti a quota 50 punti, l’imminente rinnovo del contratto di Boscaglia… “Sono cose che vedremo a fine campionato, tra l’altro il presidente deve prima discuterne con il direttore e non direttamente con me. Credo che sia importante finire bene e fare punti, non solo per un mio eventuale prolungamento qui a Novara ma per il bene della società”.

Questa incertezza può essere una delle cause per le quali la squadra ha ceduto un po’? “Assolutamente no, anzi… al contrario. Quando sei in scadenza, devi sempre dimostrare il massimo. Personalmente io non sono uno che si preoccupa per queste cose, mi interessano perché fanno parte del mio lavoro, ma non vado in ansia per questo… E’ uno dei pochissimi pregi che ho…”.

La squadra era migliorata tanto in fase difensiva, mentre nell’ultimo mese la musica è notevolmente cambiata… “Nell’ultimo periodo spesso abbiamo cambiato, poi va aggiunto un più che logico logorio di fine stagione. Vedo anche altre squadre che prendono più gol… in alcuni casi abbiamo preso dei gol anche a fronte di una nostra buona prestazione. Con Vicenza e Brescia, invece, questultimo discorso non fa testo, in quel caso abbiamo fatto male noi”.

redazione vanovarava.it

 



La nascita del Novara FC


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