Aspettando la Nazionale...
Di Massimo Corsano
Dall’Azzurro del Novara Calcio all’Azzurro della Nazionale italiana… Dopo due vittorie in altrettante gare all’Europeo che si sta svolgendo in questi giorni in Francia e in attesa della prossima sfida contro l'Irlanda, abbiamo contattato alcuni personaggi che hanno vestito la maglia dell'Italia in passato per capire dove può arrivare la nostra Nazionale in questo torneo europeo.
Salvatore Schillaci (capocannoniere ai Mondiali nel 1990)
Qual è il tuo giudizio sulla Nazionale e dove credi possa arrivare? “Avendo una grande difesa credo possa arrivare tra le prime quattro; il reparto difensivo visto nelle prime due gare contro Belgio e Svezia vale già il 70% della squadra”.
E' da poco uscito il tuo libro dal titolo “Il gol è tutto”. Di cosa parla? “Racconta tutta la mia vita, è un’autobiografia dove si parla di calcio, mafia, politica e delle notti magiche di Italia ’90. A detta di quelli che lo hanno letto è un gran bel libro, quindi consiglio a tutti di leggerlo”.
Dino Zoff (campione del mondo nel 1982)
Qual è il tuo giudizio sulla Nazionale e dove credi possa arrivare? “Il mio giudizio è buono, si è già qualificata per gli ottavi di finale e mi sembra un gruppo solido sul quale contare, credo che possa arrivare tra le prime quattro”.
Qual è la partita giocata con la Nazionale che ti porterai sempre nel cuore? “Senza dubbio quella del 1982 giocata contro il Brasile e da noi vinta per 3-2. In tanti me lo dicono, facendomi ricordare con molta felicità quella mia parata sulla riga di porta nel finale del match sul colpo di testa di Oscar. Quella vittoria ci consentì di raggiungere le semifinali contro la Polonia e, poi, la finale vinta contro la Germania”.
Claudio Gentile (campione del mondo nel 1982)
Qual è il tuo giudizio sulla Nazionale e dove credi possa arrivare? “Da quello che sta facendo vedere, credo possa ambire ad arrivare almeno in semifinale. Poi sarà il campo a dire se merita di più. Però, da quello che vedo come potenziale delle altre squadre, l'Italia mi sembra la migliore”.
Un pregio e un difetto di questa Nazionale? “Il pregio è quello di poter contare su un gruppo molto unito; si vede la mano di Antonio Conte che sta lavorando bene sul gruppo, così come si vede il sacrificio integrale degli uni per gli altri e questo è il lato positivo; quello negativo potrebbe essere quello di illudersi di aver già raggiunto qualcosa, come ad esempio la finale, questo sarebbe sicuramente un grave errore”.
Francesco Graziani (campione del mondo nel 1982)
Qual è il tuo giudizio sulla Nazionale e dove credi possa arrivare? “Sta facendo bene, ha vinto le prime due partite e direi che è tanta roba, in più contro il Belgio abbiamo vinto alla grande; contro la Svezia abbiamo un po’ sofferto, però abbiamo giocato molto bene gli ultimi venti minuti e siamo riusciti a portarci in vantaggio. Dal punto di vista del gioco abbiamo fatto un piccolo passo indietro, però l'importante era vincere e qualificarsi e adesso si può godere del vantaggio di fare del turnover contro l'Irlanda… ci vuole per far riposare alcuni calciatori per il proseguo del torneo”.
Nel 1980 sei arrivato quarto ai Campionati Europei, cos’è mancato a quella Nazionale per centrare l'obiettivo? “Un pizzico di fortuna, siamo stati esclusi dalla finale per il primo posto per la differenza reti senza mai perdere una partita; credo che tutto sommato avremmo meritato di più noi, invece andò avanti il Belgio”.
Fulvio Collovati (campione del mondo nel 1982)
Qual è il tuo giudizio sulla Nazionale e dove credi possa arrivare? “Adesso è facile dare dei giudizi dopo averla vista giocare bene nelle prime due partite; considerando il livello europeo - che reputo mediocre al di là di Spagna e Germania - le altre non mi sembrano degli “squadroni”, prima dell'Europeo dissi che sarebbe potuta arrivare in semifinale, ora vedendola giocare in questo modo dico che si può arrivare anche in finale”.
Il giocatore dell'Italia che più ti ha colpito? “Questa è una Nazionale che non ha un giocatore particolare, se ti devo fare un nome ti dico Giaccherini per la sua forma fisica; questo è un gruppo dove Conte è riuscito a mettere insieme undici giocatori che forse non sono tra i primi al mondo, però hanno un concetto di squadra che ogni allenatore vorrebbe avere”.
Massimo Oddo (campione del mondo nel 2006)
Qual è il tuo giudizio sulla Nazionale e dove credi possa arrivare? “E' difficile fare dei pronostici, certamente la nostra Nazionale - non partendo con i favori del pronostico - è risultata invece una buona squadra. Sulla carta ci sono però squadre superiori… ad esempio, se guardi il Belgio, avrebbe dovuto essere superiore a noi e invece abbiamo vinto 2-0. Questa Nazionale ha un grande allenatore ed è un ottimo gruppo, basa tutto sulla difesa e poi sa colpire in avanti, credo che sia una squadra che può arrivare in fondo al torneo”.
Parlando della tua Nazionale, quella del 2006, anche voi partivate senza i favori del pronostico e alla fine avete vinto i Mondiali. Quando avete capito di potercela fare? “Non partivamo favoriti per le vicissitudini del momento, però era una squadra completamente diversa; c'erano dei campioni affermati con molte vittorie alle spalle e in quel Mondiale c'erano un paio di Nazionali sulla carta più forti. In questi Europei ce n’è più di una... per quanto riguarda la partita della svolta è stata quella negli ottavi di finale contro l'Australia, dove probabilmente non meritavamo. Da lì in avanti si è ribaltato tutto ed è iniziata la strada verso il trionfo”.
Massimo Corsano