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‘Ndua ‘Nduma: Crotone


Di Manuela Riboldazzi

Non abbiamo fatto in tempo a riprenderci dal posticipo di lunedì contro il Cesena, che è gia tempo di pensare alla prossima trasferta, quella contro il Crotone. Una trasferta difficile, lunga e con pochi giorni a disposizione per prepararla. Servirà davvero tutto l'impegno e la concentrazione possibili per uscire dallo stadio “Scida” con un risultato positivo.

La Storia: La prima società calcistica crotonese nasce nel 1920, con il nome di Società Sportiva Crotone e il primo presidente è Adolfo Asturi. La società cambia denominazione durante gli anni venti e trenta: il nome di Società Sportiva Milone è chiaramente un riferimento al grande atleta crotoniate, che dominava nei primi giochi olimpici ai tempi della Magna Graecia. Durante il ventennio fascista la società viene ribattezzata Società Sportiva Fascista Crotone.
Al termine del periodo di inattività per motivi bellici, nel 1945 ha inizio l'era ventennale del presidente Silvio Messinetti. La squadra crotonese si iscrive al campionato di Serie C con la nuova denominazione di Unione Sportiva Crotone. A Crotone arriva l'allenatore ungherese Lajos Politzer e nel campionato1946-47 i rossoblù sfiorano la Serie B, venendo sconfitti negli spareggi da Messina e Reggina.
Nel 1951-52 la squadra retrocede in quarta serie ed il 1959 è l'anno del ritorno in Serie C. Nella stagione 1976-77 il Crotone del presidente Merigliano, allenato da Gianni Corelli, disputa un ottimo campionato, al termine del quale finisce terza alle spalle di Bari e Paganese, sfiorando la storica promozione in Serie B.
Nell’annata 1977-78 il Crotone conclude il campionato al penultimo posto. A seguito della modifica del campionato di Serie C, suddiviso in Serie C1 e C2, il Crotone viene retrocesso in Serie C2 per poi essere dichiarato fallito al termine della stagione 1978-79, che lo vede per la prima volta nella storia terminare un campionato all'ultimo posto.
Nel 1979 la società riparte dalla settima serie, la Prima Categoria, con una nuova denominazione: Associazione Sportiva Crotone. Dopo la stagione di transizione 1985-86, in cui la società cambia denominazione in Kroton, il campionato 1986-87 segna il ritorno in C2: i crotonesi risultano i più forti grazie al miglior attacco e alla miglior difesa del torneo, concludendo la stagione al primo posto con una sola sconfitta al passivo. Al termine della stagione 1990-91 arriva la retrocessione per un solo punto e successivamente il secondo fallimento. Dal 1991 al 1993 la Nuova Crotone, altra società cittadina fondata nel 1956, disputa campionati di prima categoria regionale indossando una divisa a strisce verticali gialle e nere.
Dopo l'ennesima delusione (ed un nuovo fallimento) nel 1994 viene costituito, comprando il titolo della Nuova Crotone, il Football Club Crotone Calcio, alla cui guida va il giovane presidente Raffaele Vrenna. Sin dal primo campionato la società inizia ad inanellare una serie di promozioni che nel giro di pochi anni la portano alle soglie delle massime divisioni.
Nella stagione 1999-00 la società crotonese prova a conquistare la prima storica promozione in Serie B. Arrivano il giovane portiere Generoso Rossi, Salvatore Aronica, Andrea Fabbrini, Firmino Elia (ex giocatore azzurro), Alfredo Cardinale, Marco Pecorari e Andrea Deflorio; lo zoccolo duro è invece costituito da Domenico Giampà, Jimmy Fialdini, Rubens Pasino e il capitano Vito Grieco. Alla guida della squadra arriva l'ex giocatore della Juventus Antonello Cuccureddu.
Il 30 aprile 2000 è il giorno storico dell'aritmetica promozione in Serie B. Il Crotone rimane in B per due anni, dopo di che retrocede nuovamente e rimarrà in C1 per due anni.
Nella stagione 2003-04 arriva Gian Piero Gasperini, che porta la squadra ai play-off. In semifinale play-off i rossoblù si trovano di fronte il Benevento, quinto classificato: la gara d'andata vede i campani imporsi in casa per 1-0, mentre il ritorno allo “Scida” premia i padroni di casa che, vincendo 3-1, accedono alla finale. La doppia finale, con la Viterbese, permette al Crotone di festeggiare la seconda promozione in Serie B: dopo lo 0-0 a Viterbo, la gara di ritorno allo “Scida” viene risolta dalla rete di Porchia e dalla doppietta di Vantaggiato per il 3-0 finale. Da qui altre tre stagioni in B fino ad arrivare alla retrocessione in C1 dove resterà solo per un anno.
Dopo 15 anni alla guida della squadra pitagorica, nel 2008 il presidente Raffaele Vrenna lascia il timone della società e al suo posto viene nominato presidente Salvatore Gualtieri. La panchina è affidata all'allenatore Francesco Moriero.
L'accesso ai play-off per i rossoblù è aritmetico alla penultima giornata, con la vittoria sul Perugia per 2-1. In semifinale play-off il Crotone trova l'Arezzo: l'andata si disputa in terra toscana e vede imporsi 1-2 i calabresi; la gara di ritorno allo “Scida” non cambia le sorti della doppia sfida e si conclude 4-0 per i padroni di casa. La finale è ancora contro il Benevento: l'andata, il 14 giugno allo “Scida”, termina sull'1-1 con la rete rossoblù di Calil; il ritorno, sette giorni più tardi, vede i crotonesi imporsi 1-0 a Benevento, ancora una volta a segnare è il brasilino Calil su assist del capitano e simbolo Galardo. Il Crotone al “Santa Colomba” di Benevento festeggia la sua terza promozione in serie cadetta e in città - in tarda nottata - al ritorno della squadra allo stadio “Ezio Scida” - inizia la festa promozione. Da lì fino ad oggi sempre Serie B.

I Tifosi: Diversi gruppi fanno parte della Curva Sud: i “Nasty Boys” che nascono dalla divisione in più parti della “Fossa Jonica”, gruppo che avuto vita fino al 1995. Sono l’anima della curva e possono contare sull’adesione di centinaia di tesserati. Gli “Sharks” sono per la maggior parte giovani che vivono nella parte marina della città. Nascono nel 1997-98 e all’epoca erano una dozzina. I “Clan Membrosi” che sono gli unici ed i primi ad avere un sito internet tutto sul proprio gruppo ultras. La “Gioventù Pitagorica”, il loro simbolo è un guerriero acheo e il gruppo è nato a metà degli anni ‘90 da una costola della “Fossa Jonica”. I “Cutb”, il gruppo più anziano del tifo organizzato, nato nel 1978.

Lo Stadio: Lo stadio “Ezio Scida” è un impianto sportivo di Crotone ed è sede degli incontri casalinghi del Crotone Calcio e della squadra di football americano degli Achei Crotone. Deve il suo nome alla memoria di Ezio Scida, calciatore crotonese morto il 19 gennaio 1946 durante una trasferta con la squadra.
Negli anni ha cambiato molte volte il suo aspetto; fino al 1999 lo stadio non conteneva più di 5.000 persone, constando principalmente di un settore laterale, una tribuna e una curva. Nel 1999 viene edificata la curva Nord (980 posti) e successivamente vengono ingrandite la Tribuna scoperta (2.500 posti), la Tribuna coperta (2.329 posti) e il settore ospiti (834 Posti). Nel 2000, con la promozione in Serie B, viene riedificata la curva Sud (2.940 posti), cuore del tifo rossoblù. Nel 2001 la curva Sud viene intitolata al tifoso Giorgio Manzulli.

La Città: Crotone è un comune italiano di 61.834 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Calabria. È il quinto comune della regione per popolazione e il sesto per superficie.
La città di Crotone fu fondata da coloni greci, provenienti dalla regione dell'Acaia (quindi Achei) nel terzo quarto dell'VIII secolo a.C., nel luogo di un preesistente insediamento indigeno e rappresentò uno dei centri più importanti della Magna Grecia. La città vecchia si sviluppa in un dedalo di stretti vicoli e piazzette fino al duomo e alla centrale piazza Pitagora, punto di contatto tra città vecchia e nuova.
Nel centro storico di Crotone è possibile ammirare importanti testimonianze del glorioso passato di questa splendida città. Piazza Pitagora è la più importante di Crotone e centro di incontro per i cittadini. Circondata da portici costruiti nella seconda metà dell'800, si erge sull'altura del colle Cavaliere.
Proseguendo per Via Vittoria arriviamo in Piazza Duomo dove possiamo ammirare la splendida Cattedrale risalente al IX secolo. Essa venne costruita a più riprese utilizzando i materiali provenienti dal Tempio di Hera Lacinia.
Accanto alla cattedrale troviamo il Palazzo Vescovile, edificato nel XVI sec. nel quale sono conservati alcuni stemmi dei principali vescovi crotonesi. Proseguendo verso il Corso Vittorio Emanuele ci si imbatte nel palazzo dove aveva sede il vecchio Municipio.

La Cucina: La provincia di Crotone, come tutto il territorio calabrese, offre una gastronomia varia ed originale. Una cucina povera soltanto per quel che riguarda gli ingredienti, di recente rivalutati con l'apprezzamento della dieta mediterranea. Prevalgono qui i prodotti della terra: funghi, melanzane e pomodori sono alla base di ogni pietanza, ma anche finocchi, asparagi e cicorie sono componenti essenziali della elaborata cucina crotonese.
La zona del crotonese è ricca di vini pregiati, si ricordano: il Cirò Melissa, Val di Neto, Sant'Anna, nelle varietà rosso, rosé e bianco.
A chi piace la buona cucina consigliamo il piatto tipico crotonese: “U Cuadraru”, una ricca zuppa di pesce molto piccante, accompagnato dal famoso  vino calabrese “Cirò” e per concludere gli ottimi formaggi pecorini delle alture del Marchesato.
La sardella è una specialità. E' una salsa piccante e molto gustosa eseguita ancora con l'antica ricetta. L'ingrediente principale sono i pesci azzurri pescati quando ancora la lisca è tenerissima e chiamati
nunnata o neonata
Nell'impasto sono aggiunti i peperoni, più o meno piccanti, a forma di ciliegia che vengono essiccati al sole, passati nel forno a legna e spezzettati. Pesce e peperoni, mescolati con sale e fior di finocchio selvatico, vengono messi in un barile e pressati sotto un peso. Qui maturano lentamente fino a diventare una crema piccante e saporita, che viene generalmente diluita con un buon olio extravergine di oliva diventando così un ottimo condimento per i primi piatti o uno sfizioso antipasto, se spalmata su crostini di pane.

Manuela Riboldazzi

 



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