Triestina - Novara FC 6-0
Di Giovanni Chiorazzi
Un modo peggiore per far calare il sipario sulla stagione 2024-25 del Novara FC non si sarebbe potuto verificare: la sconfitta a dir poco “imbarazzante” rimediata in casa della Triestina da parte degli azzurri e la contemporanea vittoria dell’Arzignano contro la Feralpisalò, estromettono Ranieri e compagni dalla coda dei play-off all’ultima giornata della stagione regolare. Un’uscita dalle scene che fa male, non tanto per la sconfitta che alla vigilia si sarebbe anche potuta mettere in conto, vista la necessità degli alabardati di ottenere i tre punti in chiave salvezza (con una vittoria che, per assurdo, non eviterà alla Triestina di giocarsi la permanenza della categoria ai play-out). Quanto, invece, per il modo in cui questa si è concretizzata. L’approccio alla gara degli uomini di Mascara si è dimostrato sbagliato sotto tutti i punti di vista, con nessuna intensità, poche idee e tanta, tanta confusione a rendere pericolosa ogni minima discesa in area dei padroni di casa, che non a caso hanno saputo sfruttare con cinismo tutte e tre le iniziali palle-gol capitate a loro favore. La difesa ha senza dubbio avuto una grossa colpa in questa sconfitta, destinata a rimanere negli annali della storia del club azzurro, ma gli altri reparti non sono stati da meno, confermando anche poca reattività di fronte a un parziale mai in discussione e sempre a favore della Triestina sin dalle battute iniziali. La scelta di Mascara di confermare Agyemang e Calcagni nell’iniziale veste di terzini non ha dato gli stessi frutti intravisti contro il Trento nella partita precedente e dal versante mancino sono nati i primi due gol dei padroni di casa, che di fatto hanno chiuso la contesa con largo, larghissimo anticipo, tanto da rendere quasi inutile osservare il secondo tempo, ormai decisamente privo di interesse, mentre in scena stava andando un’altra partita molto importante per il destino del Novara, quella dell’Arzignano contro la Feralpisalò… purtroppo per i tifosi azzurri, però, anche questa partita è terminata in modo sbagliato, perché la vittoria della squadra vicentina ha spento ogni possibile speranza di un approdo ai play-off.
Il tifo azzurro al “Nereo Rocco”: uniche emozioni positive di questa giornata
Cosa resta dopo questa sconfitta dal risultato “tennistico”? Senza dubbio tanto rammarico per una stagione travagliata per molteplici aspetti, ma anche - e soprattutto - per quei due punti di penalizzazione inflitti al Novara FC per aspetti che non hanno il minimo risvolto sportivo, se non quello di una pessima organizzazione che alla fine è costata tantissimo in termini di risultati: svanito all’ultimo il principale obiettivo dichiarato del club, ovvero il raggiungimento dei play-off, si apre il consueto dibattito su chi verrà individuato come capro espiatorio per il mancato raggiungimento del traguardo, ma forse una valutazione più oggettiva va fatta proprio all’interno della società stessa, fissando in maniera chiara i compiti e i limiti di ogni figura, per evitare che in un futuro prossimo si possano commettere errori già intravisti e che hanno portato a questo desolante finale di stagione, dove in un attimo, in soli 90 minuti di gara, si è gettata al vento una stagione intera: dieci mesi di duro lavoro e di sacrificio, come ha dichiarato mister Mascara alla vigilia di questa sfida, ma nel corso della quale - sempre il tecnico degli azzurri - aveva parlato di ben altro avvio richiesto ai suoi ragazzi, circostanza in piena contrapposizione con quello che si è potuto vedere al “Nereo Rocco”. Se poi è vero che la Triestina risulta un avversario poco “digeribile” dal Novara negli ultimi anni, è altrettanto vero che il destino ha contrapposto ancora una volta mister Attilio Tesser sulla strada degli azzurri, una figura che contro uno dei suoi passati più “gloriosi” sta sempre trovando epiloghi positivi, per sfortuna di quei tifosi che lo hanno sempre acclamato per i suoi traguardi. Dei traguardi che oggi appaiono ancora decisamente lontani, ma ai quali si può sempre arrivare programmando e gestendo al meglio ogni minima scelta. Fu così che il Novara seppe salire di due categorie in altrettanti stagioni e, se l’intenzione dell’attuale proprietà è quella di bissare quei successi, allora bisognerà provare a ripetersi, partendo dalle fondamenta ma tenendo pur sempre conto che per arrivare a determinati livelli è necessario affidarsi anche a dei punti fermi, investendo e non soltanto affidandosi a giocatori che - arrivati all’atto finale - non hanno avuto la forza di fare quel “passettino in più”, che avrebbe dato il merito alla rosa attuale di giocarsi un’ulteriore chance ai play-off. Chi scrive questo editoriale è ancora convinto che questa rosa fosse più forte dell’11° posto che recita la classifica finale, non potrebbe essere altrimenti considerando la netta vittoria di poche giornate fa contro il Padova, che oggi festeggia il meritato ritorno in Serie B (complimenti ai patavini per la loro travolgente stagione). Ma detto tutto questo, come abbiamo già sottolineato in apertura, uscire di scena con un deplorevole 6-0 è veramente brutto, perché non rende giustizia ad una squadra che ha saputo far fronte a tante avversità e, al tempo stesso, macchia in modo indelebile il cammino degli azzurri, in modo particolare per chi - fra qualche anno - leggendo i vari almanacchi sportivi potrebbe immaginare un pesante così passivo perché “I giocatori non erano volenterosi di prolungare ulteriormente la stagione”. Invece, c’è da scommettere che così non fosse, almeno non da chi ha avuto il pregio di tirare la carretta sino ad oggi. L’unico fattore positivo, lasciatemelo sottolineare, è stato sentire echeggiare in uno stadio così importante e ricco di storia, come il “Nereo Rocco”, il grido NU-A-RES… ecco, senza alcuna ipocrisia, questa è stato ciò che ha fornito un brivido di gioia, perché una squadra è viva soltanto se al suo seguito, se alle sue spalle, ci sono dei tifosi pronti a sostenerla. E in questo senso, a Novara, il futuro è garantito.
TRIESTINA (4-3-1-2): Roos; Jonsson, Frare, Silvestri (dal 1'st Bianconi), Cancellieri (dal 37'st Bijleveld); Embalo Sambu, Fiordilino (dall’11'st Voca), Correia; Cortinovis; Strizzolo (dal 13'st Udoh), Olivieri (dall’11'st Vertainen).
A disposizione: Malusà; Mastrantonio; Germano, Kosijer, Tonetto.
Allenatore: Attilio Tesser.
NOVARA FC (4-3-3): Minelli; Calcagni, Bertoncini, Lorenzini, Agyemang; Maressa, Ranieri (dall’8'pt Di Munno), Basso (dal 6'st Khailoti); Gerardini (dal 6'st Morosini), Da Graca, Donadio (dal 6'st Anzolin).
A disposizione: Desjardins; Negri; Camolese, Cannavaro, Gagliardi, Akpa-Chukwu, Ganz, Valenti, Virisario.
Allenatore: Giuseppe Mascara.
Arbitro: Sig. Domenico Castellone della sezione di Napoli.
Assistenti: Sigg. Mario Pinna (sezione di Oristano) e Alessandro Cassano (sezione di Saronno).
Quarto ufficiale: Sig. Michele Maccorin (sezione di Pordenone).
Marcatori: 2'pt Fiordilino (T), 12'pt Olivieri (T), 18'pt Embalo Sambu (T), 32'pt Silvestri (T), 40'pt Fiordilino (T); 33'st Cortinovis (T).
Ammonizioni: nessuno per la Triestina; Maressa e Bertoncini per il Novara FC.
Espulsioni: nessuna.
Calci d’angolo: 2 per la Triestina; 4 per il Novara FC.
Recupero: 2'pt; 2'st.
Spettatori: 4.612 totali (3.313 abbonati e 1.299 paganti) con un centinaio di tifosi azzurri al seguito. Incasso non comunicato.
Note: meteo variabile con leggere raffiche di vento, terreno in erba naturale in buone condizioni, temperature nella media stagionale. Novara FC in campo con la terza divisa da gioco, con maglia, pantaloncini e calzettoni di colore nero con inserti azzurri. Prima del fischio d’inizio osservato un minuto di raccoglimento in occasione della recente scomparsa di Papa Francesco.
Cronaca: L’ultima giornata di campionato vale molto sia per i padroni di casa della Triestina, invischiati nella lotta per non retrocedere, sia per gli azzurri del Novara che hanno bisogno di un solo punto per la matematica certezza di approdare ai play-off. Il Novara ritrova da avversario mister Attilio Tesser, che siede sulla panchina degli alabardati. Azzurri nuovamente in campo con il 4-3-3 intravisto con il Trento, con Calcagni e Agyemang negli inediti ruoli di terzini e Bertoncini e Lorenzini al centro della retroguardia. In mediana Ranieri è impiegato in regia, supportato da Maressa e Basso, mentre in attacco dal primo minuto viene confermato il tridente composto da Gerardini, Da Graca e Donadio. La Triestina risponde con un 4-3-1-2, modulo preferito da Tesser, con la coppia Strizzolo-Olivieri supportata da Correia.
Partono fortissimi i padroni di casa, che dopo appena due minuti di gioco vanno in vantaggio: Bertoncini perde un contrasto nel confronto con Olivieri, l’attaccante crossa al centro dell’area dove Fiordilino, di testa, infila la palla in rete. La reazione del Novara è inesistente e l’uscita forzata di Ranieri per infortunio (al suo posto Di Munno) non aiuta in tal senso. Così, al 12' arriva il raddoppio della Triestina: Olivieri entra in area e con un perfetto diagonale supera Minelli, dopo che Di Munno aveva perso palla. Gli azzurri provano a scuotersi dal loro torpore con Maressa che, al 18', prova la conclusione dalla distanza, ma la mira è imprecisa. Il terzo gol della Triestina arriva poco dopo, con Olivieri bravo nel servire di tacco Embalo Sambu che calcia a botta sicura, realizzando il tris per la sua squadra. Al 32', dalla battuta di un calcio d’angolo, la palla arriva sui piedi di Silvestri che ci prova con una conclusione dal basso verso l’alto che non lascia speranze a Minelli, costretto nuovamente a raccogliere la sfera dal sacco. Al 40' proprio Minelli si oppone a un primo tentativo di Embalo Sambu, ma Fiordilino, appostato a breve distanza, centra il tap-in vincente per il quinto gol della Triestina. Su questo parziale le squadre rientrano negli spogliatoi e colpisce il fatto che Mascara non abbia operato alcun cambio per cercare di invertire questo trend.
Nella ripresa la Triestina lascia maggiore spazio di manovra al Novara, che tuttavia non riesce a organizzarsi in campo. Al 12' Da Graca va alla conclusione ma il portiere Roos si allunga e respinge. Senza idee e con tanta confusione, il Novara incassa anche il sesto gol al 33': Cortinovis, ben servito in area, ci prova con un tiro a giro che supera Minelli. La partita non offre più alcuna emozione. La sconfitta degli azzurri e la contemporanea vittoria dell’Arzignano segnano la fine della stagione del Novara, che fallisce l’obiettivo dei play-off.
redazione vanovarava.it