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Novara FC: conferenza di presentazione di Riccardi, Jelenic e Manseri


Di Giovanni Chiorazzi

Per il Novara FC, terza conferenza di presentazione dei nuovi giocatori ingaggiati dal mercato. Questa volta è toccato a Davide Riccardi, Enej Jelenic e Kamil Manseri presentarsi agli organi di stampa, naturalmente sempre con il DS Christian Argurio a fare gli opportuni onori di casa. E proprio il dirigente azzurro ha aperto la conferenza di presentazione: “Riccardi è un difensore centrale, classe ’96, ex giocatore del Foggia ma anche di tante altre squadre. Jelenic è invece un giocatore sloveno che da 14 anni gioca in Italia. Classe ’92, un giocatore che abbiamo tentato di portare a Novara già nel mercato di riparazione di gennaio ma alla fine non è stato possibile. Manseri è un ragazzo francese che si è messo in luce sia nelle amichevoli, sia nel 1° turno di Coppa Italia. Lui ha talento, grandi qualità e un mancino importante. Lo scorso anno giocava nella Serie C francese ma ha tutti gli elementi per potersi esprimere alla grande nel nostro campionato. È un 2001 e può crescere ancora tanto”.

Il primo a rispondere alle domande dei giornalisti è stato il difensore Riccardi: “Lo scorso anno a Foggia ho vissuto un anno travagliato, fra alti e bassi. Ho raggiunto un accordo con la società e dopo aver sentito il Direttore Argurio per diversi giorni abbiamo capito che avremmo potuto unire le nostre strade. L’inizio è stato abbastanza positivo, c’è un bel gruppo e stiamo lavorando bene per iniziare al meglio questo campionato che sarà sicuramente complicato. Il mio obiettivo è sempre quello di migliorarmi e io ho tanto da migliorare. Invece, l’obiettivo di squadra è quello di guardare partita per partita e cercare di portare a casa il più possibile. La gara di Coppa Italia contro il Renate penso sia stata una prova positiva. Ci sono sempre cose su cui migliorare, ma su questo aspetto sarà il mister a darci le necessarie indicazioni. Vincere fa sempre bene al morale e questa vittoria ci aiuta ad affrontare la stagione nel migliore dei modi. Sabato si aspetta un’altra partita sulla carta delicata, ma ci faremo trovare pronti come fatto con il Renate. Negli ultimi anni ho giocato come difensore centrale a due, ma in passato anche a tre. L’anno trascorso a Taranto ho fatto anche il terzino con 25 partite. Le mie caratteristiche non puntano sulla corsa, quanto sul difendere, sulle palle alte e sull’impostazione dal basso. Posso dunque adattarmi alle varie esigenze. Ho cambiato tante squadre nella mia carriera… Non so dare una risposta del perché, a me piacerebbe trovare una certa stabilità, specie andando avanti con l’età. Spero di trovarla qui”.

A seguire, a prendere la parola è stato l’esperto centrocampista Jelenic: “Ringrazio il direttore, la società e il mister per questa opportunità. Arrivo qui con grande entusiasmo e con tanta voglia. Io sono nato così, voglio sempre migliorarmi. Nell’arco della mia carriera ho giocato un po’ ovunque in campo, ma quelli sono aspetti su cui decide il mister. Adesso sto facendo una parte di preparazione “mirata”, anche perché con la mia vecchia squadra ho avuto qualche problema e allenarsi da solo non è come farlo in gruppo. È stata una trattativa lunga e devo ringraziare ancora il direttore perché è stato paziente nell’aspettarmi e mi ha dato fiducia. Sono molto contento di essere qui. Sto lavorando tanto e mi sento sempre meglio. Penso di poter tornare a disposizione per l’inizio del campionato, non ho subito infortuni, si tratta solo di un ritardo di condizione. Con il Padova, in due anni, abbiamo fatto più di 160 punti ma non sono bastati per riuscire a salire. Del gruppo attuale conoscevo già la maggior parte dei ragazzi più esperti, perché affrontati da avversari. Questo è un gruppo sano, umile e che ha voglia di lavorare per raggiungere determinati obiettivi. A gennaio, quando si era palesata la possibilità di venire qui, ho iniziato a seguire il Novara e ho visto che nel girone di ritorno sono arrivati risultati importanti e se non c’è un bel gruppo alle spalle non si riesce a raggiungere questo traguardo. Il campionato sloveno è diviso fra quattro/cinque squadre molto forti, che giocano anche in Europa e un’altra serie di squadre meno forti. C’è tanta qualità in Slovenia, ma molta meno tattica. Si preferisce l’uno contro uno, con meno tatticismi”.

Per concludere, la parola è passata all’attaccante franco-algerino Manseri: “Mi spiace non parlare ancora italiano per ora (N.d.R. in conferenza ha parlato il francese). Il calcio che si gioca qui è diverso rispetto a quello francese, mi trovo meglio qui. Qui si apprezza molto il calcio, si vede dai giocatori che vogliono sempre giocare, ma anche dalla società e dai tifosi. Mi sento bene a Novara, sono stato accolto bene da tutti. Mi trovo bene nel ruolo di esterno destro, ma posso giocare anche dietro alla punta avanzata o come regista. Ho giocato tre anni nelle giovanili del Montpellier, poi ho militato un anno nella Serie C francese e un altro in quarta divisione”.

Giovanni Chiorazzi

 



La nascita del Novara FC

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