Novara FC: conferenza di presentazione di Ghiringhelli, Morosini e Brkic
Di Giovanni Chiorazzi
Dopo la presentazione ufficiale di Agyemang e Basso, il Novara FC prosegue nella conoscenza dei suoi nuovi giocatori. Questa volta, con il DS Christian Argurio nuovamente a fare gli onori di casa, è toccato presentarsi in conferenza stampa al difensore Luca Ghiringhelli (per lui un ritorno all’ombra della Cupola) e agli attaccanti Leonardo Morosini e Marko Brkic (ragazzo bosniaco con passaporto croato).
Le prime parole della conferenza sono state spese, come da tradizione, dal DS azzurro Argurio: “Per Ghiringhelli non c’è bisogno di tante parole, è un giocatore che a Novara già conoscete bene, un calciatore di grande esperienza che ha giocato tanto anche in Serie B ed è un piacere averlo con noi perché potrà darci tanto nella prossima stagione. Anche Morosini è un giocatore che ha avuto esperienze importanti e in categorie superiori. È reduce da una vittoria in campionato, dato che lo scorso anno giocava nella Carrarese con la quale ha vinto i play-off. Può ricoprire diversi ruoli e sarà fondamentale, come per Ghiringhelli, nel creare gruppo all’interno dello spogliatoio. Brkic si è formato nelle giovanili di una squadra tedesca, il Wolfsburg, per poi fare ritorno in Bosnia. Lo abbiamo preso da svincolato, è un 2005 e ha davvero tanti margini di miglioramento. Ha una bella struttura fisica e senso del gol, tutti aspetti che può ancora migliorare e deve farlo qui con noi. È uno dei giovani sui quali la società crede anche in ottica futura”.
Il primo dei tre a parlare è stato Luca Ghiringhelli: “Del Ghiringhelli che avete visto qui 11 anni fa è rimasta la voglia di giocare e di mettersi a disposizione del gruppo. All’epoca ero al secondo anno di esperienza fra i professionisti e avevo tutto da imparare, adesso spero di essere diventato un giocatore più maturo e consapevole. L’obiettivo personale è anche quello di essere un punto di riferimento all’interno dello spogliatoio essendo tra i più vecchi. Di allora è rimasto solo qualche addetto ai lavori, per il resto è cambiato tutto. Ho però trovato un bel gruppo, sano, che ha molta voglia di lavorare. Per me è stato facile ambientarmi. Nei primi sei mesi dell’anno scorso le cose non sono andate come avrei voluto e in questa stagione vorrei dimostrare a qualcuno che si è sbagliato nei miei confronti e, magari, riuscire a riconquistare quello che ho perso con la squadra attuale. Magari non quest’anno, ma nel corso di un progetto pluriennale. Penso che la squadra abbia fatto un buon ritiro, non possiamo ancora essere al top e sappiamo di dover ancora lavorare tanto, sia dal punto di vista fisico che tattico. Ma abbiamo messo delle buone basi e siamo ansiosi di capire a che punto siamo”.
Quindi la parola è passata a Leonardo Morosini: “Sono arrivato con grande entusiasmo. L’anno scorso è stato un bell’anno dal punto di vista di squadra, anche se io non ho avuto grande continuità. Quando un giocatore è costretto ad un recupero dopo un infortunio, non è mai facile riuscire a incidere. Ora però sono davvero contento di essere qua. Per non rischiare ho saltato l’amichevole contro la Cairese, ma sto bene e sono a disposizione per la partita di sabato. Nel mio caso quello che serve è solo la continuità, per me e per la squadra ovviamente e sarà quello di cui andrò alla ricerca quest’anno. Credo molto nella forza del gruppo e nel lavoro che si svolge assieme. Da parte mia questo sarà assicurato. Ovviamente i risultati dipendono da tantissimi fattori. I miei infortuni passati sono stati prettamente di natura muscolare e non di entità grave. Ma questi ultimi mi hanno impedito di avere continuità durante gli ultimi tre anni. Prima di allora mi era sempre andata bene, dato che non avevo mai avuto infortuni. In una carriera di un giocatore può starci un periodo negativo, ma qui ho tutti gli elementi necessari per stare bene e dare il massimo. Ongaro mi ricorda un mio compagno e amico, Magrassi… lo prendevo un po’ in giro perché era molto alto ma aveva grande falcata. Per me lui ha delle ottime qualità, ora dobbiamo adattarci noi alle sue caratteristiche e lui viceversa. L’intesa dev’essere globale e la lingua non è un problema”.
Il DS Argurio, a supporto della presentazione di Ghiringhelli e Morosini, ha tenuto a precisare: “Disporre di due giocatori come loro, che possono vantare una vasta esperienza e tante partite giocate sul campo, così come ci sarebbe servito l’anno scorso negli ultimi minuti, ci permette di ottenere i risultati sperati, ma al tempo stesso nello spogliatoio di rafforzare ancora di più il gruppo con i ragazzi che sono rimasti dalla scorsa stagione. E allo stato attuale, il gruppo sembra conoscersi da molto più che pochi giorni. Per noi l’aspetto caratteriale diventa una componente fondamentale”.
Per finire, a prendere la parola è stato Marko Brkic: “Alla fine della scorsa stagione sono arrivate numerose proposte al mio manager ed è saltata fuori la possibilità di venire in Italia, dove si pratica un calcio molto fisico e tecnico che mi piace particolarmente. Ho visto anche la storia e l’importanza della piazza di Novara e alla fine ho scelto questa soluzione. Sono contento del gruppo e dei miei compagni, oltre che dell’allenatore. Sono pronto a iniziare questa stagione e cercherò di farmi notare. Mi arrabbio molto quando non riesco a fare gol. In questo pre-campionato ho fatto tanti gol, ma non è questo l’importante quanto il fare bene. Per come la intendo io, cerco sempre di buttarla dentro. Con l’allenatore capisco tutto, perché in campo ci sono anche tanti giocatori che parlano l’inglese. La mia intenzione è quella di imparare l’italiano perché è una lingua molto importante per il mio futuro”.
Giovanni Chiorazzi