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Novara FC - Fiorenzuola 2-1 (rit. play-out)


Di Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi

Cala il sipario sulla stagione del Novara FC, con un finale positivo e che permette, a tutto il popolo azzurro, di tirare un grande sospiro di sollievo, finalmente definitivo: la squadra di Gattuso conserva la categoria vincendo per la sesta volta in questa annata contro il Fiorenzuola (su altrettante partite disputate contro i rossoneri) salvandosi ai play-out e potendo, in questo modo, garantirsi il diritto di giocare nuovamente in Serie C anche nella stagione 2024-2025. Circostanza tutt’altro che scontata, almeno prima della gara di andata di questi spareggi-salvezza, perché è fuori discussione che per il Novara una certa componente di rischio si sia palesata... Ma alla fine il maggior tasso tecnico e qualitativo degli azzurri è venuto fuori e, questo, nonostante le numerose assenze che sino all’ultimo hanno condizionato la formazione di Gattuso.

Se è vero che per un bilancio obiettivo di questa stagione si debbano prendere in considerazione tanti aspetti, è altrettanto vero che la svolta di questa stagione è stata la ritrovata coesione di un gruppo che nelle prime otto giornate, complice la serie di sconfitte inanellate, aveva perso molta fiducia nei propri mezzi. L’arrivo di Gattuso in panchina ma, soprattutto, quello della nuova dirigenza capitanata da Pietro Lo Monaco, ha riportato quello spirito adeguato per lottare alla conquista dell’obiettivo minimo stagionale, il mantenimento della categoria, lo stesso traguardo che si era prefissato anche Massimo Ferranti a inizio campionato, ma con evidenti limiti di budget che hanno messo subito tutto in salita per i colori azzurri.

L’emblema di questo sofferto raggiungimento dell’obiettivo si è palesato nei festeggiamenti scoppiati al triplice fischio di questa gara di ritorno dei play-out, quando i giocatori hanno coinvolto il loro tecnico sotto la Curva Nord, di fatto dimostrando che la forza di questa squadra si è basata anche su un’unione di intenti capace di sopperire alle tante difficoltà alle quali si è dovuti far fronte. La crescita individuale e di squadra ha permesso al Novara di ripetersi a una settimana di distanza, interpretando al meglio la partita, anche grazie al gol siglato da Ongaro dopo appena tre minuti di gioco che ha reso tutto più agevole. Sebbene la formazione azzurra abbia ancora una volta abbassato troppo il proprio baricentro dopo il vantaggio acquisito, questa volta davvero poco si può recriminare a Ranieri e compagni che avevano, dalla loro, il grande vantaggio di poter anche perdere con più di un gol di scarto. E lo stesso dicasi per il gol subito nei minuti finali, su calcio di rigore, che ha confermato anche nell’ultimo atto della stagione quanto le reti subite dagli azzurri nei finali di gara abbiano avuto un peso notevole nel rendimento complessivo. Ma poco importa, specie considerando che il VAR aveva portato giustizia al Novara grazie all’assegnazione in precedenza di un penalty a favore, sapientemente trasformato da Bentivegna con estrema freddezza.

Da questa notte la tifoseria azzurra può tornare a dormire sonni più tranquilli, con la consapevolezza che la prossima stagione potrà partire sin dalle battute iniziali con una routine più “normale” rispetto a quella che si è conclusa oggi, sicuramente con maggior organizzazione e con potenzialità che si spera possano portare subito a traguardi più ambiziosi. Nel frattempo, oltre a festeggiare per la salvezza della categoria, la Novara calcistica può farlo anche per il ritrovato entusiasmo verso la squadra e per una passione mai veramente svanita, bensì solo placata da una serie iniziale di risultati poco soddisfacenti. La pazienza, la perseveranza e il sudato lavoro creano sempre un’imbattibile combinazione per il successo e il traguardo raggiunto dal Novara conferma che questa tesi è più che mai di attualità.

Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi

NOVARA FC (3-4-2-1): Minelli; Boccia (dal 39'st Cannavaro), Bertoncini, Lorenzini; Migliardi (dal 49'st De Mori), Ranieri, Di Munno, Urso (dal 49'st Valenti); Corti (dall’11'st Kerrigan), Bentivegna (dal 39'st Schirò); Ongaro.
A disposizione: Desjardins; Menegaldo; Bonaccorsi, Lancini, Caravaca, Gerardini, Ngamba, Vilhjalmsson.
Allenatore: Giacomo Gattuso.

FIORENZUOLA (3-4-2-1): Sorzi; Nelli (dal 29'st Musatti), Cremonesi, Mora; Bocic (dal 29'st Seck), Di Gesù, Oneto, Maffei; Anelli, Morello (dal 7'st Alberti); Ceravolo.
A disposizione: Bertozzi; Grisendi; Binelli, Iasoni, Popovic, Brogni, D’Amico, Reali.
Allenatore: Luca Tabbiani.

Arbitro: Sig. Carlo Rinaldi della sezione di Bassano del Grappa (VI).
Assistenti: Sigg. Marco Porcheddu (sezione di Oristano) e Andrea Barcherini (sezione di Terni).
Quarto ufficiale: Sig. Giorgio Vergaro (sezione di Bari).
Addetto al VAR: Sig. Lorenzo Maggioni (sezione di Lecco).
Assistente al VAR: Sig. Daniele Rutella (sezione di Enna).

Marcatori: 3'pt Ongaro (N); 28'st Bentivegna (N) su rigore, 47'st Alberti (F) su rigore.

Ammonizioni: nessuno per il Novara FC; Cremonesi, Oneto, Nelli e Seck per il Fiorenzuola.

Espulsioni: nessuna.

Calci d’angolo: 2 per il Novara FC; 16 per il Fiorenzuola.

Recupero: 0'pt; 5'st (6' effettivi).

Spettatori: 2.964 totali (gli abbonamenti per questa partita non erano validi) con una piccola rappresentanza di tifosi ospiti al seguito.

Note: giornata soleggiata, terreno in erba sintetica in ottime condizioni, temperature nella media stagionale. Prima del calcio d’inizio osservato un minuto di raccoglimento in memoria del DG della Pergolettese, Cesare Fogliazza, recentemente scomparso.

Cronaca: La più difficile premessa da scrivere. La più difficile partita da giocare. Oggi è la domenica del “siamo dentro o fuori”, la domenica decisiva, la domenica che stabilirà se il Novara farà parte ancora della Lega Pro. Trepidazione, paura, ansia e speranza lasciano i tifosi in quel limbo che solo il fischio iniziale dell’arbitro designato, Carlo Rinaldi, della sezione di Bassano del Grappa, potrà mettere fine… perché decreterà il momento in cui la resa dei conti avrà inizio. “Guai ad essere superficiali”… il monito di Gattuso in pre-conferenza, che sente il momento sulla pelle e la responsabilità di un futuro tutto da stabilire in 90 minuti. Il Fiorenzuola non starà di certo a guardare, gli avversari hanno poco da perdere e tutto da giocare. Trebbiani dovrà fare a meno di Potop per squalifica, mentre rimane lunga la lista delle degenze azzurre. Desiderio, aspettativa, fede. L’arbitro fischia l’inizio. Ci siamo.

Dopo un minuto di silenzio per la scomparsa del Direttore Generale Cesare Fogliazza della Pergolettese, sono solo tre i minuti che passano per allungare ulteriormente le distanze tra le due squadre: Ongaro non sbaglia e porta gli azzurri in vantaggio. Qualche minuto dopo e ancora, per la squadra di Gattuso, si registra una succulenta opportunità con Boccia, su punizione che finisce alta. Pericoloso Mora al 23' e impeccabile Minelli nel non farsi ingannare. Ceravolo ci prova un minuto dopo con un tiro troppo debole per la conclusione. Bentivegna attacca alla mezz’ora fermato da Sorzi che mette in angolo; portiere rossonero che salva l’incrocio dei pali anche dal successivo tentativo di Urso. Al 40' Ceravolo cerca di sorprendere Minelli che blinda il tentativo.

Il secondo tempo inizia con un fallo in area a favore del Novara che necessita, secondo l’arbitro, il monitoraggio del VAR: calcio di rigore per gli azzurri battuto da Bentivegna, ormai garante dal dischetto, che conquista il secondo gol per i padroni di casa al 28' della ripresa. Per i piacentini sono numerosi i calci d’angolo guadagnati ma la difesa azzurra - e l’estremo difensore del Novara - murano la porta. Al 47' Alberti segna un gol che non porta a nessun cambiamento: il Novara FC rimane in Serie C mentre la squadra di Tabbiani retrocede in Serie D. Tra i poco meno dei 3.000 spettatori presenti allo stadio “Silvio Piola”, il boato della curva sotto l’abbraccio dei calciatori azzurri, che elogiano il mister tra le loro braccia, è il momento a cui troppo spesso abbiamo pensato senza condividerlo, quasi fosse una scaramanzia. Ora è tutto vero. Il nostro Novara FC ce l’ha fatta e rimane dove merita di stare, soprattutto al termine di una stagione per nulla facile.

Alice Previtali

 

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