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Triestina - Novara FC 2-2


Di Giovanni Chiorazzi

Per il Novara FC si è ripresentato, sul rinnovato campo della Triestina, il problema del gol subito nei minuti di recupero: circostanza che ha negato alla compagine azzurra la gioia di una vittoria che ormai aveva preso molto più di una semplice forma, contro un avversario di valore e con giocatori dall’elevato tasso tecnico… Il tutto, poi, considerando le tante assenze a cui ha dovuto far fronte mister Gattuso, ultima in ordine temporale quella - preziosa - di Calcagni a centrocampo, tanto che il tecnico ha optato per un cambio tattico sin dalle battute iniziali, affidandosi a una sola punta avanzata, Ongaro (finalmente approdato al gol, a cui i tifosi azzurri sperano adesso possano seguirne altri), supportato da Bentivegna e Gerardini in veste di trequartisti. A fine incontro è inevitabile il rammarico in casa azzurra, sia perché Ranieri e compagni sono riusciti per ben due volte a passare in vantaggio contro gli avversari odierni, sovvertendo in questo modo ogni pronostico della vigilia, sia perché prima del secondo gol incassato dagli alabardati il Novara aveva disputato una prestazione quasi “perfetta”, considerando che, ad eccezione dell’azione che ha portato al momentaneo pareggio dei padroni di casa, nel corso della partita gli azzurri hanno limitato al massimo le incursioni della Triestina, facendo un’ottima guardia in fase difensiva e, nel contempo, capitalizzando al meglio le occasioni a favore, nate tutte da azioni di rimessa, così come aveva impostato la partita mister Gattuso. Ne è scaturito un match intenso, parso contratto solo nei primi venti minuti di gioco, con le due squadre consapevoli entrambe dell’importanza di un successo (anche se per obiettivi diametralmente opposti) e per il Novara, essere approdati al gol per primo, ha di fatto dato un segnale importante alla sfida: quello di poter tenere testa a un avversario molto attrezzato e organizzato e che, sicuramente, si renderà protagonista negli ormai ravvicinati play-off. La vera “nota dolente” per la formazione azzurra è però stata quella di venire raggiunti quasi nell’immediato dai biancorossi, che hanno mantenuto per buona parte dell’incontro il pallino del gioco, con una percentuale molto alta di possesso palla, pur in concreto arrivando poche volte al tiro nello specchio della porta difesa da Minelli.


Con quello contro la Triestina, Urso è arrivato a 5 gol in campionato

A funzionare egregiamente in casa azzurra è stata senza dubbio la marcatura operata su giocatori particolarmente insidiosi in area di rigore (uno fra tutti il centrocampista Germano, che contro il Novara ha giocato da avversario in diversi derby con la maglia della Pro Vercelli). Dall’altra parte, invece, gli azzurri hanno spinto meno del solito sulle corsie laterali, logica conseguenza di un modulo che ha dovuto prestare maggiore attenzione in fase di retroguardia, anche se il quinto gol messo a segno da Urso in campionato (e che ha fatto sognare i tifosi del Novara presenti al “Nereo Rocco” ma anche tutti quelli seduti a casa sul divano) ha sottolineato l’importanza di sfruttare al meglio le occasioni a disposizione, perché se anche queste ultime dovessero alla fine essere poche, ciò che conta unicamente è arrivare all’obiettivo… In questo senso, con il 2-2 finale spiace anche di non aver “vendicato” sportivamente il 2-3 della gara d’andata, quando il Novara incassò una sconfitta “beffa” subendo ben due gol dagli alabardati, allora guidati in panchina da mister Tesser, sempre e “maledettamente” nei minuti finali… Dal punto di vista sportivo, è giusto sottolinearlo con correttezza, il risultato di parità è parso equo per quanto visto in campo, ma ciò non toglie che la formazione di Gattuso abbia dimostrato di non meritare assolutamente la posizione attuale e i numeri dimostrano questo, soprattutto soffermandosi solo a quelli del girone di ritorno che vedono Triestina e Novara con lo stesso numero di punti raccolti. Così, complice anche il pareggio in extremis della Pergolettese contro l’AlbinoLeffe, tutto resta ancora pericolosamente in “bilico” e per la formazione azzurra la prossima sfida, quella che chiuderà la stagione regolare in casa contro il Fiorenzuola, rappresenterà la “partita della stagione”, quella da non fallire assolutamente, sperando che dai campi delle dirette avversarie possano giungere buone notizie e che, queste ultime, premino i giocatori del Novara per gli sforzi dimostrati sul campo. Perché sarebbe davvero atroce doversi arrendere a un destino dove pesano senza dubbio le prime otto partite della gestione Buzzegoli (e del mercato operato con il budget messo a disposizione da Ferranti), pur sapendo di poter contare su una squadra dai valori ben diversi da quelli che rispecchia la classifica. Per averne la controprova basta rifletterci un attimo: quale avversario è riuscito nel recente passato a passare per ben due volte in vantaggio in casa della Triestina, davanti al loro folto e passionale pubblico, senza alcun timore reverenziale? Su questo aspetto dovranno riflettere gli azzurri nell’ultimo appuntamento della stagione regolare contro il Fiorenzuola, quando a sostenere il Novara ci sarà anche tutto il pubblico, con la speranza di festeggiare assieme un obiettivo ancora alla portata.

Giovanni Chiorazzi


Il gol subito nei minuti di recupero dal Novara FC

TRIESTINA (3-5-2): Agostino; Moretti, Malomo (dal 36'st Minesso), Rizzo; Germano, Vallocchia, Fofana (dal 20'st D’Urso), Correia, Petrasso (dal 28'st Pavlev); El Azrak (dal 28'st Vertainen), Lescano (dal 36'st Redan).
A disposizione: Matosevic; Diakitè; Gunduz, Anzolin, Ciofani, Jonsson, Ballarini, Celeghin, Crosara.
Allenatore: Roberto Bordin.

NOVARA FC (3-4-2-1): Minelli; Bonaccorsi (dal 20'st Bertoncini), Lorenzini, Khailoti; Boccia, Ranieri, Di Munno, Urso; Gerardini (dal 12'st Schirò), Bentivegna (dal 12'st Corti); Ongaro (dal 42'st Caravaca).
A disposizione: Desjardins; Menegaldo; Cannavaro, Migliardi, Ngamba, Vilhjalmsson.
Allenatore: Giacomo Gattuso.

Arbitro: Sig. Dario Di Francesco della sezione di Ostia Lido.
Assistenti: Sigg. Giorgio Ermanno Minafra e Roberto D’Ascanio (entrambi della sezione di Roma 2).
Quarto ufficiale: Sig. Francesco Aloise (sezione di Lodi).

Marcatori: 27'pt Urso (N), 30'pt Moretti (T); 15'st Ongaro (N), 49'st Vertainen (T).

Ammonizioni: nessuno per la Triestina; Khailoti, Minelli, Caravaca, Desjardins (dalla panchina) e Lorenzini per il Novara FC.

Espulsioni: nessuna.

Calci d’angolo: 5 per la Triestina; 1 per il Novara FC.

Recupero: 1'pt; 6'st.

Spettatori: 8.372 totali con una piccola rappresentanza di tifosi azzurri al seguito (52 nel settore Ospiti).

Note: cielo nuvoloso, terreno in erba naturale in buone condizioni, temperature al di sotto della media stagionale. Prima del fischio d’inizio osservato un minuto di raccoglimento in occasione della recente scomparsa di Mattia Giani, calciatore toscano scomparso domenica scorsa a seguito di un malore.

Cronaca: Penultima e 37a giornata di campionato. Il Novara FC è impegnato nella trasferta geograficamente più lontana del girone: si ritorna al “Nereo Rocco” a sfidare la Triestina, dopo che gli alabardati hanno disputato molte gare al “Tognon” di Fontanafredda a causa dei lavori di ristrutturazione dello stadio di casa. Quarti contro quart’ultimi, Gattuso recupera Bertoncini e Corti (che partono dalla panchina), mentre agli infortunati Scappini, Donadio, Kerrigan e Lancini si aggiunge il centrocampista Calcagni. Nonostante questo, le parole del mister azzurro sono positive: “Perdiamo un altro giocatore fondamentale ma non possiamo piangerci addosso. Dobbiamo pensare al valore della Triestina, siamo una squadra matura che sa stare bene in campo. Questa volta saremo chiamati a fare la partita perfetta per centrare il lato positivo”.

È Dario di Francesco (sezione di Ostia Lido) l’arbitro designato per questa partita, per la prima volta a dirigere gli azzurri, che fischia l’inizio gara alle ore 18.30, non prima di aver dedicato un minuto di silenzio, disposto dalla FIGC su tutti i capi di calcio, per la tragica morte del giovane calciatore Mattia Giani (fratello di Elia, giocatore del Legnago Salus) militante nella squadra di Eccellenza del Castelfiorentino. La Triestina parte con un 3-5-2 mentre Gattuso sceglie un 3-4-2-1 con Ongaro come unica punta avanzata. Al 27' sono proprio gli azzurri a inaugurare la prima rete al nuovo “Nereo Rocco”, con Urso che centra la rete avversaria dopo un assist di Ongaro. Un vantaggio che dura poco perché alla mezz’ora Moretti fa esultare la curva “Forlan” per il pareggio. Bentivegna prova dalla distanza, di poco la palla si scaglia sulla traversa impensierendo Agostino, come fa anche l’azzurro Gerardini al 44' tirando di mancino e sfiorando la traversa.

Riprende il secondo tempo mentre una cinquantina di cuori azzurri acclamano la squadra di Gattuso. Pronto Minelli al 3' a respingere l’azione di El Azrak, mentre al 15' l’attaccante canadese Ongaro, con l’aiuto di Corti, riesce dopo una serie di dribbling a saltare il portiere avversario e festeggiare finalmente il primo gol in maglia azzurra. Siamo sull’1-2 e il Novara tiene testa alla compagine che lotta quasi nel podio del Girone A. Al 20' è pericoloso Lescano che serve El Azrak sul secondo palo, ma il giocatore non sfrutta l’occasione. Sono sei i minuti di recupero e dopo un fallo non segnalato su Boccia, è miracoloso Minelli nel parare il colpo di testa di Pavlev, ma è pronto Vertainer a silurare la sfera nella rete avversaria e portare la sua squadra al pareggio. La Triestina è a un passo dai play-off e il Novara a un passo dai play-out: una differenza che in campo si è vista a tratti.

Alice Prevital

 


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