Novara FC - Pro Vercelli 2-2
Di Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi
Il 2-2 finale tra Novara e Pro Vercelli suona come una “beffa” per la compagine azzurra, soprattutto tenendo conto del fatto che la squadra allenata da mister Gattuso si era portata avanti di due gol nello spazio di appena sette minuti dal fischio d’inizio. Tutto faceva presagire a una “piacevole” serata per Ranieri e compagni, con entrambe le marcature giunte sotto la Curva Nord, abbellita per l’occasione da una coreografia iniziale degna di ben altre categorie. Ma ancora una volta si è confermato che un derby rimane sempre una partita a sé, indecifrabile nel pronostico e dove tutto viene azzerato. Così, al primo calo di concentrazione, gli ospiti hanno trovato il gol che ha riaperto la sfida, con il Novara ancora una volta reo di aver abbassato troppo il proprio baricentro, concedendo qualche traversone di troppo agli avversari. Nella ripresa il ritmo è calato e a darsi battaglia sono state più le due tifoserie sugli spalti. La sfida è rimasta molto equilibrata ma, complice il parziale ridotto al minimo, il risultato è rimasto incerto sino all’ultimo. Fino a quando si è concretizzata, esattamente come avvenuto nella precedente gara interna contro il Renate, la più grande delusione che si potesse verificare: il pareggio dei bianchi grazie a Rojas, ancora una volta un giocatore subentrato in corsa dalla panchina contro il Novara. Inevitabile il rammarico a fine gara per una vittoria sfumata in extremis, che non avrebbe solo valso tantissimo per la città e per tutti i tifosi azzurri, quanto per una classifica che continua a rimanere deficitaria e che non permette ancora di poter festeggiare l’obiettivo minimo della salvezza. Così, se nella gara d’andata era scaturito un 3-3 dove gli azzurri erano stati bravi a rispondere “colpo su colpo” alla squadra bicciolana, questa volta sono gli ospiti d’oltre Sesia ad aver recuperato l’iniziale svantaggio, che ridimensiona la prestazione del Novara, buona per lunghi tratti dell’incontro e nel corso della quale i pericoli corsi sono stati pochi anche per merito della retroguardia azzurra, sempre molto attenta salvo - ahinoi - in occasione dei due gol vercellesi.
La coreografia in Curva Nord
A riguardare le immagini si potrebbe affermare che un peso rilevante in questo “Derby delle risaie” lo abbiano avuto i due portieri, con quello ospite protagonista in negativo su entrambe le reti azzurre con due “uscite a vuoto” e con Minelli che sul secondo gol della Pro Vercelli ha avuto la mancanza di respingere in modo corto davanti alla propria area, favorendo il tap-in dell’attaccante avversario. Davvero un peccato, come ammesso dallo stesso Gattuso a fine gara, perché nel corso di questa stagione il Novara non si era mai trovato in vantaggio di due reti dopo pochi minuti dall’avvio (anche complice una difesa, quella vercellese, non certo impeccabile nelle chiusure) e, soprattutto, con la formazione azzurra tornata al gol di un suo attaccante (Corti, al sesto sigillo in campionato) e su palla inattiva (Boccia, da calcio d’angolo, al suo ritorno in gruppo dopo l’infortunio subito). Ancora una volta a pesare sul risultato finale è stato il venir meno della necessaria lucidità nei minuti finali dell’incontro, condizione che a sei giornate dalla fine comincia ad avere non poche conseguenze… perché limitandosi soltanto a questa partita e a quella precedente con il Renate, con un pizzico di attenzione in più il Novara avrebbe ora quattro punti in più in classifica e la situazione apparirebbe decisamente più “rosea”…
L’aver giocato questo derby il giorno prima della “Festa di San Patrizio” ha portato decisamente più fortuna a una Pro Vercelli giunta a questo appuntamento in crisi di risultati, rispetto a un Novara che sul campo ha sfoderato una prestazione onorevole per un derby, onorando la maglia indossata ma non riuscendo ugualmente a regalare una soddisfazione ai propri tifosi. Ma su questo aspetto, è decisamente positivo il fatto che a fine gara la Curva abbia comunque applaudito i propri giocatori, anche perché in questo finale di campionato sarà importante l’apporto dei sostenitori, così come lo è stato durante questa attesa partita serale. Purtroppo per il Novara, però, la sorte sembra accanirsi anche per altri aspetti… l’infortunio occorso a Scappini dopo il suo subentro, infatti, desta qualche preoccupazione fra la tifoseria e la speranza è quella di rivedere in campo l’attaccante già dalla prossima delicata sfida, in casa della Pergolettese: in pratica, allo stato attuale, un possibile anticipo dei play-out dove alla compagine azzurra servirà un solo risultato per poter definire come ottimale il turno, ovvero la vittoria. Con tre punti, infatti, il Novara andrebbe a scavalcare in classifica proprio i prossimi avversari, dando un segnale forte ed eloquente della volontà di volersi portare fuori dalla zona a rischio. Ripartire dall’ottimo approccio avuto da Ranieri e compagni nei minuti iniziali del derby potrebbe essere la soluzione ideale per centrare il risultato sperato, sperando che le problematiche in fase realizzativa siano terminate a cominciare da questa sera e che la solidità in fase difensiva possa tornare il valore aggiunto di questa squadra. Insomma… serve un equilibrio che porti in dote i tre punti, troppe volte solo “sfiorati” dal Novara in questo campionato e che adesso dovranno invece concretizzarsi per salvare una stagione travagliata ma, di certo, non ancora compromessa.
Giovanni Chiorazzi
Foto © Guido Leonardi
NOVARA FC (3-5-2): Minelli; Boccia (dal 31'st Caradonna), Lancini, Lorenzini; Donadio (dal 25'st Bonaccorsi), Di Munno, Ranieri (dal 43'st Schirò), Calcagni, Urso; Bentivegna (dal 31'st Ongaro), Corti (dal 31'st Scappini).
A disposizione: Desjardins; Menegaldo; Cannavaro, Khailoti, Migliardi, Caravaca, Ngamba, Vilhjalmsson.
Allenatore: Giacomo Gattuso.
PRO VERCELLI (4-3-3): Sassi; Iezzi, Parodi, Citi, Sarzi Puttini (dal 34'st Rodio); Hauodi, Santoro, Iotti; Mustacchio, Nepi (dal 16'st Rojas), Maggio (dal 24'st Petrella).
A disposizione: Ghisleri; Mastrantonio; Frey, Camigliano, Contaldo, Gheza, Rutigliano, Casazza, Sibilio, Pinzi, Pannitteri, Kozlowski.
Allenatore: Andrea Dossena.
Arbitro: Sig. Andrea Calzavara della sezione di Varese.
Assistenti: Sigg. Stefano Franco (sezione di Padova) e Luca Landoni (sezione di Milano).
Quarto ufficiale: Sig. Mattia Drigo (sezione di Portogruaro).
Marcatori: 4'pt Corti (N), 7'pt Boccia (N), 20'pt Nepi (PV); 46'st Rojas (PV).
Ammonizioni: Lancini e Lorenzini per il Novara FC; Parodi, Mustacchio, Olivi (allenatore in seconda) e Rojas per la Pro Vercelli.
Espulsioni: nessuna.
Calci d’angolo: 9 per il Novara FC; 9 per la Pro Vercelli.
Recupero: 1'pt; 6'st (12' effettivi).
Spettatori: 4.976 totali (2.310 abbonati e 2.666 paganti) con una larga presenza di tifosi ospiti al seguito.
Note: serata priva di nuvole, terreno in erba sintetica in ottime condizioni, temperature al di sopra della media stagionale. Presente in Tribuna VIP l’ex presidente del Novara FC, Giuseppe Resta. Prima del fischio d’inizio consegnata a Paolo Faragò, ex giocatore del Novara, un riconoscimento da parte del Club Fedelissimi.
Cronaca: Appuntamento delicato, emotivamente carico e storicamente importante. Il “Derby delle risaie”, quello che vede il Novara FC sfidare la Pro Vercelli, a sette giornate dalla chiusura della regular season sul terreno casalingo. Se da una parte c’è la consapevolezza di mister Dossena che la sua squadra “Arriva al match nella stessa situazione psicologica in cui gli azzurri si erano presentati all’andata”, mister Gattuso sente l’importanza del derby ma sa che i tre punti sono importanti soprattutto “Per la classifica ancora da sistemare”. Il Novara non perde da otto partite ma non vince da poco più di un mese, mentre la Pro Vercelli non vince dall’8 gennaio e da allora ha subito ben sette sconfitte. Dossena recupera dalla squalifica il difensore Sarzi Puttini mentre rimangono fuori i difensori Emmanuello e Louati. Per quest’ultimo stagione regolare finita, come per l’azzurro Kerrigan alla cui assenza si aggiunge quella di Bertoncini.
Prima dell’inizio del match viene consegnato il Premio “Fedelissimi” a Paolo Faragó, presente a supportare una squadra a cui è legato in maniera esponenziale, così come Pablo Gonzalez anch’egli seduto in tribuna. Con la coreografia della Curva Nord composta da bandierine sventolate all’ingresso dei giocatori del Novara FC, l’arbitro Andrea Calzavara di Varese dà inizio dal derby che fa impazzire tutto lo stadio già al 4' con Bentivegna, bravo ad approfittare di un “buco” clamoroso della difesa avversaria e altrettanto abile a a passare palla a Corti in mezzo, che insacca senza troppe difficoltà. Grazie a un calcio d’angolo battuto da Bentivegna, Boccia firma il secondo gol per la squadra di Gattuso. Il “Piola” è in festa ma la partita deve continuare. Al 21' la squadra di Dossena accorcia le distanze con il gol segnato da Nepi di testa su crossi di Iotti, mentre un minuto dopo Di Munno serve un preciso assist a Bentivegna che non riesce a concludere nonostante l’uscita di Sassi. Donadio al 25' e al 27' impensierisce il portiere avversario ma con un nulla di fatto. Con un minuto di recupero si va negli spogliatoi e col il Novara avanti di un gol.
Ricomincia la ripresa davanti a poco meno di 5.000 spettatori, in un’atmosfera emozionante. Il Novara domina il gioco di fronte a un avversaria che si dimostra claudicante, specialmente in difesa. Un’occasione pericolosa i ragazzi di Dossena la creano al 28' con un cross di Iotti e la girata di testa di Mustacchio che sfiora il palo di Minelli. Gattuso cambia l’attacco inserendo Scappini e Ongaro al posto di Corti e Bentivegna, ma il reparto offensivo azzurro non sembra essere troppo incisivo, nonostante il lavoro di sviluppo degli altri reparti. Sono sei i minuti di recupero concessi dall’arbitro ed è proprio durante il primo di questi, quasi come ormai un copione scritto, che la Pro Vercelli riesce a pareggiare portandosi sul 2-2 a causa di una respinta corta di Minelli che porta al gol di Rojas, subentrato nella ripresa. Negli ultimi minuti di recupero Scappini si scontra con Parodi e viene portato via dai sanitari, zoppicante. Di fortuna poca, di bravura molta. Semplicemente la differenza tra chi pareggia per merito e chi, invece, per fortuna.
Il secondo gol del Novara messo a segno da Boccia