Di redazione vanovarava.it
Foto © Guido Leonardi

Contro la Pergolettese, il Novara FC centra finalmente la sua prima vittoria in campionato. Un successo importantissimo perché oltre a dare una smossa alla classifica, permette agli azzurri di acquisire consapevolezza nei propri mezzi in ottica futura, pur riconoscendo che ci sia ancora tanto da lavorare. A fine gara mister Gattuso (nella foto), tecnico del Novara, sottolinea lo sforzo profuso dai suoi ragazzi: “Intanto è bello vincere e vedere tanta gente al “Piola” così gioiosa… già questo, per me, è motivo di soddisfazione. A questo aggiungiamoci tre punti importantissimi e l’aver finalmente centrato questa vittoria, molto sofferta, ma alla fine quello che contava erano i tre punti. È sempre emozionante vedere lo stadio così in gioia e pieno di entusiasmo dopo una vittoria, sono emozioni davvero belle che condivido con la mia squadra e con la società. Sinceramente ne avevamo proprio bisogno”.

Cosa ha pensato Gattuso dopo essere andati un’altra volta in svantaggio? “I ragazzi possono testimoniarlo… nello spogliatoio ho detto loro che questa partita l’avremmo vinta e così è stato. Sarò stato anche fortunato, ma alla fine abbiamo perso tanti punti dove si meritava qualcosa in più e oggi forse la vittoria non era meritata ma, per fortuna, questa volta ci è girata bene a noi”.

Nelle scelte iniziali, Corti è stato preferito ancora una volta… “Sì, siamo partiti ancora con un 4-4-1-1 però D’Orazio fa sempre un po’ di fatica in quella posizione (N.d.R. esterno di centrocampo), anche questa volta avevamo un “piano B” e, come fatto a Vercelli, abbiamo cambiato. Dispiace perché avevamo preparato delle pressioni importanti contro di loro, che poche volte siamo riusciti a mettere in pratica sul campo. Questo non ci ha dato molte sicurezze. Passando al 4-3-3 abbiamo cominciato a creare del gioco, anche se qualche rischio di troppo lo abbiamo sempre subito, ma almeno abbiamo avuto due occasioni clamorose e la partita è rimasta in equilibrio. Ad un certo punto sarebbe potuto accadere qualcosa sia da una parte che dall’altra”.

Il Novara FC non vinceva da sette mesi, esattamente dal 16 aprile… “Questo non lo sapevo, io posso parlare delle settimane in cui sono stato presente. Per noi, dalla gara di Vercelli, doveva cominciare un altro campionato, provando ad azzerare tutto e ripartire da capo e credo che alla fine, con quattro punti nelle ultime due partite, per noi che dobbiamo salvarci sia tanta roba…”.

Anche oggi la squadra sembra aver patito un po’ il confronto con gli avversari sul piano fisico… “Noi abbiamo queste lacune, i giocatori hanno queste caratteristiche e abbiamo provato un po’ tutti gli schemi a disposizione. Non penso sia il modulo, più o meno coperto, a fare la differenza. La nostra è una squadra con qualche difficoltà specie nel difendere, ma per quelle che sono le caratteristiche dei giocatori. Molte partite le abbiamo impostate giocando in maniera molto coperta, con cinque uomini in difesa, ma abbiamo sempre preso due/tre gol dimostrando che questo non era sinonimo di sicurezza nel non subire reti al passivo. Spero che con il lavoro e il tempo questa cosa si possa un po’ migliorare. Nelle prime partite ho provato ad apportare maggiore solidità ma ci siamo riusciti solo in parte e la squadra prendeva ugualmente gol, così da un paio di settimane sono passato ad una difesa a quattro. Adesso subiamo lo stesso i gol, però speriamo di riuscire a farne qualcuno in più noi”.

Sembra che Donadio stia crescendo sul piano delle prestazioni… “Lui è un ragazzo di poche parole ma di tanti fatti, come piace a me. E’ fra quelli che sta facendo meglio di altri, per me resta un giocatore importante che, a seconda del ruolo, apporta sempre un contributo notevole alla squadra”.

Alla fine della gara contro la Pergolettese, per il Novara FC ha preso la parola anche l’attaccante Simone Rossetti, autore della seconda rete azzurra di giornata: “Volevo segnare a tutti i costi quel rigore… tutta Novara si meritava questa vittoria, dopo due mesi iniziali difficilissimi in cui, un po’ la sfortuna e un po’ il nostro… essere “polli”, non ci ha permesso di azzeccarne una. Quella palla nel finale poteva restituirci tutto quello che non avevamo raccolto in precedenza. Pesava tantissimo ma non vedevo l’ora di sbloccarmi finalmente sotto la curva e speriamo che sia la prima di tante vittorie e il primo di tanti gol. Ho ancora adesso i brividi per il boato dopo il gol. I tifosi se lo meritano perché ci sono sempre stati vicini e sino al novantesimo hanno sempre cantato per noi, anche se a fine gara era giusto che ci fischiassero dopo brutte prestazioni e brutte sconfitte. Ma il fatto che durante le partite ci abbiano sempre incitato, per noi vuol dire tanto. Vogliamo abituarci alle vittorie e i risultati nelle ultime due partite si sono visti, per noi deve diventare un’abitudine il festeggiare a fine gara senza recriminazioni. Ora come ora dobbiamo pensare una partita alla volta, il campionato è ancora lunghissimo e fissare una quota salvezza adesso non ha senso. A gennaio tireremo le somme e vedremo cosa bisogna migliorare e cosa fare per arrivare alla salvezza”.

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