La formazione di Lecco-Novara
Di redazione vanovarava.it
Contro il Lecco la formazione di Banchieri ha giocato ben al di sotto delle proprie potenzialità. Dunque, pur tenendo conto di quanto detto dal tecnico azzurro nel post-gara, circa l’interruzione per 35 minuti dovuta ad un blackout delle luci, è preferibile non cercare alibi o attenuanti e concentrarsi - piuttosto - sul perché di questa prestazione sottotono, alla quale ha fatto seguito un’adeguata reazione solo nei minuti finali.
Senza lo squalificato Buzzegoli, in mezzo al campo il Novara ha patito più del solito le offensive avversarie, con Collodel meno avvezzo al ruolo di regista assegnato al capitano degli azzurri e più dedito ad un compito di incursore. A suo supporto Nardi ha alternato buone giocate ad alcuni errori palla al piede, mentre Bianchi - da solo - ha dovuto fare i conti con la rigida marcatura dei blucelesti nei suoi confronti.
In difesa si è rivisto Cagnano sul versante mancino e il suo impiego è coinciso anche con la prima marcatura in maglia azzurra. Sul versante opposto, questa volta Barbieri è andato spesso in affanno in fase arretrata e la sua sostituzione al 22' della ripresa (con Cassandro) è parsa obiettivamente tardiva. In mezzo, la coppia Sbraga-Pogliano ha avuto molto lavoro da svolgere ma, nello specifico, nessuna colpa particolare.
In attacco, con Gonzalez a partire dalla panchina (e subentrato solo nel secondo tempo), è toccato a Peralta e Piscitella supportare Bortolussi in attacco. Peralta, così come Barbieri, è parso molto sottotono, mentre l’ingresso del “cartero” al posto di Piscitella ha dato più vivacità alle manovre del Novara.
Nel finale, con un modulo tutto a trazione anteriore (ben quattro attaccanti di ruolo in campo contemporaneamente, con gli ulteriori innesti di Pinzauti e Capanni), non sono bastati a riacciuffare un pareggio anche alla portata, dopo la trasformazione impeccabile - da parte di Bortolussi (sempre più capocannoniere azzurro con 9 reti all’attivo) - del penalty assegnato.
redazione vanovarava.it